Il calcio a metà prezzo (ma non da noi)
Il giornalista Paolo Ziliani, penna pungente de Il Fatto Quotidiano ed ex volto di Mediaset, ha deciso di dire la sua (come sempre) sui prezzi degli abbonamenti DAZN. E lo ha fatto nel suo stile preferito: social + sarcasmo. In un post su X, ha tirato fuori il paragone con la Francia, dove, a suo dire, si è già capito che chiedere 30 euro al mese per vedere 11 uomini correre dietro a un pallone è un po’ troppo.
DAZN dice “au revoir”, i francesi si fanno il canale da soli
Secondo Ziliani, la piattaforma ha lasciato il calcio francese al suo destino per “scarso rendimento” (gli abbonati scarseggiavano come i gol in una partita di Serie B). La LFP però non si è persa d’animo: “auto-produzione” delle partite, prezzi tagliati a metà e abbonamenti da 14,99 euro. Voilà, la rivoluzione (o almeno una piccola insurrezione).
Lezione per De Siervo (e per chi crede che la pirateria sia il problema)
Ziliani lancia una frecciatina al Direttore Generale della Lega Serie A, Luigi De Siervo: invece di lamentarsi per la pirateria, perché non si fa un tentativo alla Jannacci — “vediamo l’effetto che fa” dimezzando i prezzi? In fondo, se i club francesi ci provano, magari qualcosa succede anche da noi (oltre all’aumento delle password condivise).
La morale: se non abbassi il prezzo, abbassa almeno il volume
Ziliani conclude con un promemoria ironico per il mondo del calcio italiano: in Francia sono già passati ai fatti. E qui? Si continua a parlare di “prodotto calcio” come se fosse un vino pregiato, ma a servirlo è ancora la solita caraffa.



