Che sorpresa, il sindaco di Bolzano si è finalmente degnato di incontrare il consigliere di Fratelli d’Italia, Diego Salvadori, dopo che questi ha pensato bene di pubblicare un post sui social con la bandiera arcobaleno accompagnata da una citazione di nientemeno che Joseph Goebbels, il celebre gerarca nazista e fedelissimo di Hitler. Come se non fosse bastato scatenare un putiferio politico e popolare, il nostro eroe ancora non ha capito se dimettersi o meno. Ovviamente, la reazione è stata bipartisan, o meglio, trasversale come una freccia scagliata direttamente in pieno volto alla dignità politica.
Dunque, cosa è successo? La folla inferocita ha assediato la piazza del Municipio, con richieste di dimissioni che piovevano da ogni dove, persino dagli angoli più insospettabili della maggioranza. Un piccolo miracolo di unità politica nato da uno scivolone che rasenta il limite dell’incredibile. Ma, attenzione: il consigliere Salvadori, invece di scusarsi immediatamente o, meglio, sparire dalla scena per decenza, si prende gioco di tutti procrastinando una decisione che ormai, con tutta onestà, appare più come un gioco di sopravvivenza politica che una reale scelta di responsabilità.
L’incontro tanto atteso e la solita promessa di riflessione
In una movimentata mattinata del 23 giugno, Salvadori si presenta davanti a un paziente Claudio Corrarati, il sindaco di Bolzano, per un colloquio di ben quaranta minuti, un’eternità se si considera che parliamo di un tema più caldo di un vulcano in eruzione. Ora, dopo il faccia a faccia, il consigliere se ne va zitto come un pesce, rifiutandosi persino di rilasciare dichiarazioni. Il sindaco, probabilmente interpretando il suo ruolo con più umanità di quanto ci si potesse aspettare, conferma di aver chiesto ufficialmente a Salvadori di farsi da parte, ma curiosamente decide anche di sottolineare di aver trovato “una persona provata umanamente”.
Corrarati commenta diplomaticamente: “Ho dato priorità all’uomo e ho apprezzato la sensibilità e il senso di responsabilità dimostrati. Salvadori si è preso qualche giorno per riflettere e arrivare a una decisione consapevole.” Ah, questa emancipata cura umanitaria verso chi ha scelto una citazione nazista per veicolare un messaggio politico! Chissà se la stessa pietà verrà mostrata alle vittime della storia. Nel frattempo, aspettiamo fiduciosi che arrivi questo fatidico momento della “decisione consapevole”.
“Consapevole della gravità”, ma sempre in sospeso
L’ironia della situazione si infittisce quando apprendiamo che Salvadori rimane sospeso da Fratelli d’Italia e dai social, come se la faccenda fosse un brutto sogno da cui uscire lentamente. Nessuna dichiarazione ufficiale dal Consigliere che sembra preferire il silenzio, forse convinto che la mancata comunicazione sia la miglior strategia per far dimenticare un episodio tanto imbarazzante quanto grottesco.
Il dialogo ha riguardato inevitabilmente il post incriminato e il sindaco ha chiarito: “È consapevole della gravità di quanto accaduto”. Finale degno di un film in bianco e nero, con salvezza condizionata alla buona volontà del colpevole. Ovviamente, Corrarati non poteva esimersi da un’iniezione di buoni sentimenti: “Non ci sarò al Pride, ma mi auguro che sia una giornata di festa e inclusione che spazzi via ogni polemica”. Ecco, speriamo che la festa “inclusiva” riesca a includere anche il buon senso politico e storico, perché da quelle parti, evidentemente, si fa ancora molta confusione.
Per concludere questo teatrino da manuale, il consigliere dovrebbe comunicare la sua decisione entro 48 ore. Aspettiamo, quindi, che si decida tra onorevoli dimissioni o un’ulteriore meschina farsa di sopravvivenza politica, nel frattempo sorridendo amaramente a questa ennesima pagina di “politica e attenzione storica” della città di Bolzano.