Ogni anno si ripete immancabile la stessa commedia: torniamo dalle vacanze pieni di buoni propositi, pronti a tornare in forma, ci iscriviamo in palestra con entusiasmo, un paio di volte ci andiamo davvero, poi? Il nulla cosmico. La pigrizia e la noia della routine quotidiana si alleano per farci dimenticare promesse e sacrifici.
Secondo Valter Santilli, ex professore ordinario di Medicina fisica e riabilitativa alla Sapienza di Roma, la chiave per non disperdere i benefici delle vacanze – dove magari abbiamo nuotato, giocato a tennis o fatto lunghe passeggiate immersi nella natura – è semplice: iscriversi subito in palestra, piscina o un centro sportivo. Rinviare è un suicidio motivazionale. L’entusiasmo post-vacanze è un fuoco sacro da alimentare prima che si spenga.
Il rischio concreto, spiega Santilli, è la sarcopenia, quella fastidiosa perdita di massa muscolare, forza e prestazioni fisiche. Non un problema solo degli anziani, ma un nemico subdolo che si insinua già attorno ai 40-45 anni in chi si muove poco o nulla.
Per combatterla, niente gesti eroici: basta camminare a passo svelto per 5 chilometri almeno due volte a settimana. Naturalmente, niente passerelle lisce e noiose, ma sentieri pieni di dossi, salite e discese, quel terreno variabile che il nostro corpo ringrazierà. E attenzione: anche dopo i 70 anni non è mai troppo tardi.
Per chi ha meno di 70 anni e gode di una salute almeno dignitosa, il consiglio è di affidarsi a una guida: un personal trainer in palestra o un istruttore in piscina. Nuoto, tennis e ginnastica di gruppo sono richiesti a gran mercato per mantenersi in una forma quantomeno rispettabile.
Ma il vero colpo di scena è il ballo, consigliato a ogni età. Non soltanto mette in moto il corpo, ma migliora equilibrio e coordinazione, giocando un ruolo sorprendente nel prevenire le cadute, un tasto dolente non solo per gli anziani. Insomma, scaldare i piedi potrebbe valere più di un’iscrizione in palestra.
Per completare il quadro, un vero must tecnologico: gli orologi che tengono sotto controllo frequenza cardiaca e pressione arteriosa. Sono indispensabili per capire se il cuore sta per chiedere la resa o la pressione sale dove non dovrebbe. In caso di segnali strani, l’unica mossa saggia è andare a farsi visitare dal cardiologo, niente di più.