Chiara Ferragni butta 6,4 milioni di euro su Fenice e tutti a guardare il fuoco spento

Chiara Ferragni butta 6,4 milioni di euro su Fenice e tutti a guardare il fuoco spento
Fenice e TBS Crew: bilanci in rosso, ma Chiara Ferragni rilancia con un investimento milionario per il futuro

TBS Crew Srl e Fenice Srl, le società legate all’impero imprenditoriale di Chiara Ferragni, anticipano i bilanci del 2024 con risultati tutt’altro che brillanti: un rosso da 2,3 milioni per la prima e 3,4 milioni per la seconda, “perfettamente in linea con un anno di profonde trasformazioni e una strategia di pausa operativa”. Nulla di cui stupirsi, si direbbe, visto che il business ha deciso di prendersi una vacanza a tempo indeterminato.

Il 2024 è stato dunque l’anno del rallentamento forzato. Anziché inseguire il mercato, molte collaborazioni e iniziative — tradizionalmente fonte di guadagno — sono state lasciate in stand-by, “in attesa di capire che direzione prenderà il mercato”. Una mossa da premio Nobel per l’imprenditorialità, non c’è che dire.

Così si legge: “In un momento di totale incertezza, la decisione di alleggerire le operazioni è servita per ripensare e riorganizzare la struttura aziendale, con l’ambizione di affrontare il futuro con una visione più solida e focalizzata”. Tradotto: meglio rallentare e far finta di studiare una strategia che ripartire decisi.

Tuttavia, l’input è arrivato direttamente dalla stessa Ferragni, che di fronte a quella che definiscono una “crisi di mercato difficilotta” ha deciso di andare contro corrente e trasformare il problema in occasione. Come? Con un bel colpo di scatola: ha investito di tasca propria ben 6,4 milioni di euro nella società Fenice, mettendo in pratica una leadership che si vede solo nei manuali di management.

Questo consistente aumento di capitale le ha garantito il controllo assoluto della società, mandando un chiaro segnale di fiducia nel proprio progetto e nella sua visione di lungo termine. Insomma, non solo glamour e like su Instagram, ma anche casse piene e decisioni coraggiose.

Ovviamente, non si tratta solo di numeri. Ferragni ha scelto di metterci la faccia e la pelle, puntando a rilanciare il brand e a rafforzarne le basi. Una mossa che mostra un imprenditorialismo confezionato ad arte per dimostrare volontà e spessore: la sua azienda deve crescere e innovare, a costo di sacrifici e cambiamenti drastici.

Il bilancio 2024 di Fenice conferma tutto questo: nonostante le difficoltà, sono stati fatti passi verso una struttura più snella, dinamica e pronta all’attacco, senza più sprecare energie inutili.

Il 2025, invece, è stato annunciato come l’anno della rinascita, finalmente. A partire dal secondo semestre, le nuove strategie e idee creative dovrebbero cominciare a produrre effetti, con un piano di crescita ben delineato da mettere in pratica. Nel frattempo, la chiusura del punto vendita di Roma finisce sul libro dei “tagli strategici” per concentrare risorse e energie sulle aree a maggior valore aggiunto.

Non meno interessante la decisione di mettere in liquidazione Fenice Retail, ormai ritenuta inutile per i piani futuri. Una scelta che fa parte di una riorganizzazione generale, pensata per rendere il gruppo più efficiente e rapido nel cambiare assetto – perché, si sa, fermarsi a riflettere è bello, ma senza troppo rumore.

Per quanto riguarda la holding Sisterhood, i bilanci del 2023 hanno segnato un modesto +1 milione, mentre quelli del 2024 sono in attesa di approvazione insieme al bilancio di Fenice. Un siparietto burocratico che tiene banco ma si guarda anche con una certa pacatezza, dato il quadro generale.

Il brand Fenice si appresta così a una nuova fase, più lucida e consapevole, puntando sull’innovazione e sul rafforzamento della presenza sia digitale che fisica. Non più solo moda o hype, ma un modello che mira a offrire esperienze più moderne ed efficaci, con un piano di distribuzione che rivisita sia la vendita online che quella in negozio.

Insomma, il 2025 dovrebbe essere l’anno delle opportunità concrete, del consolidamento e della crescita su basi più solide. Con la pubblicazione del bilancio 2024 e la riorganizzazione in atto, TBS e Fenice guardano avanti con una fiducia che sa di investimenti importanti e scelte dettate da un progetto che, alla fine, punta dritto a incarnare la stessa imprenditorialità — ovviamente molto “Chiara” — di Chiara Ferragni.

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