I lavori per il nuovo sistema ferroviario tra Brescia e Iseo si concluderanno il primo settembre, promette Ferrovienord, che però si dimentica di menzionare quanto sia stato divertente mandare in tilt la linea per una settimana intera.
Da martedì 2 settembre, quindi, i treni torneranno a circolare tra Brescia e Marone a partire dalle 5:30 del mattino, giusto in tempo per chi ama svegliarsi all’alba e godersi lo spettacolo degli orari sballati.
Nel frattempo, tra Marone e Edolo, si lavora ancora alacremente. Non temete, quei lavori che sono iniziati a marzo si prolungano fino al 7 settembre, confermando che nella manutenzione ferroviaria il “momento giusto” è più relativo di quanto pensiate.
Lunedì 8 settembre, finalmente, la linea Brescia-Iseo-Edolo tornerà “completamente” attiva. E per “completamente” intendiamo forse senza ulteriori sospensioni improvvise che allungano i tempi a dismisura.
Bene, ma cosa è questo straordinario “Acc-M”? Nulla di magico, solo un nuovo apparato centrale computerizzato multistazione che prende il posto dell’anziano sistema Acei, quel vecchio insegnante di elettronica che finora ha retto da solo l’intera tratta tra Brescia e Iseo.
Il nuovo giocattolo tecnologico si raduna nel posto centrale di Iseo e gestisce tutto: dal rilevamento treni ai segnali, dai deviatoi ai passaggi a livello, fino ai sistemi di protezione. Più avanzato, più affidabile, più futuristico — almeno così ci vogliono far credere — e soprattutto in grado di gestire meglio il traffico e potenziare il servizio.
Nel momento in cui stiamo parlando, dal primo marzo al 7 settembre la tratta Marone-Edolo è stata ferma per interventi di manutenzione e potenziamento, che ovviamente comprendevano il basilare rifacimento di ponti ferroviari distrutti dall’alluvione del 2022.
Non che bastasse rimpiangere la pioggia e i disagi, perché la vera sorpresa sono state le opere civili e idrauliche accessorie, quelle che proseguono come un fiume in piena dopo aver montato i nuovi ponti a Niardo sopra i torrenti Re e Cobello.
Durante questi sei mesi di “fermata obbligata” qualcuno ha pensato bene di impreziosire la rete con lavori extra: imbocchi artificiali per gallerie tra Marone e Pisogne, protezione dei versanti con le immancabili reti paramassi (per chi non teme i massi che cadono dal cielo), rinnovo e risanamento dell’armamento tra Cedegolo e Edolo, più sostituzione di traversine e deviatoi nelle stazioni tra Pisogne e Breno.
Per dare un senso di assoluta sicurezza, è stato implementato il sistema di segnalamento e sicurezza nella stazione di Pisogne. E per finire, in pieno stile “non accontentiamoci mai”, la stazione di Edolo viene riqualificata, standardizzata e dotata di una nuova banchina per i binari 2 e 3, giusto per far credere che la modernità abbia finalmente bussato anche qui.