Oltre alla formazione di una giunta comunale, c’è un argomento che pare particolarmente caro a Claudio Corrarati: la sicurezza. Dopo le risse del weekend, che hanno avuto il pregio di rendere il centro storico un vero e proprio ring, il sindaco ha avuto un colloquio ufficiale con il prefetto Vito Cusumano. Sarà interessante vedere se, coordinando le forze dell’ordine, si procederà a un rafforzamento della presenza di polizia. Probabilmente le pattuglie gireranno più assiduamente in centro nelle ore notturne. Ma non è tutto: a margine dell’incontro è stata emessa una nota. Un’ottima mossa per commentare eventi tragici come quelli di venerdì e sabato. Non si sa però se l’effetto sarà più di un semplice proclama.
Ma passando alle cose serie, la Svp chiede una linea dura. Sì, proprio quella che ha appena abbracciato il centrodestra per il prossimo governo comunale di Bolzano. “Chi mette a rischio la sicurezza pubblica deve andarsene”, è l’assioma del capogruppo Harald Stauder e del vice-sindaco in pectore Stephan Konder. Dopotutto, che migliore momento per accattivarsi la fiducia del popolo se non in una situazione di potenziale caos? Secondo la Volkspartei, la situazione del weekend è da brividi: “Gli uomini armati di machete che si aggirano per via Museo non hanno posto qui”. Eppure, chi lo avesse mai pensato? Non è proprio in Italia che possiamo discutere dei diritti delle persone?
In perfetta liturgia, Stauder e Konder affermano che “il diritto alla sicurezza delle persone non è negoziabile in uno Stato di diritto”, e meno male che lo dicono in un momento di grande incertezza. E chi mai potrebbe pensare che in uno Stato di diritto si discutano tali banalità? Del resto, “lasciar correre” non è più un’alternativa. È meraviglioso come si possa passare così in fretta dall’indignazione alla furia giustizialista.
In una nota da via Brennero, le cose si fanno ancora più interessanti. Si legge: “si tratta di giovani con un passato di migrazione che con il loro esempio negativo stanno rendendo un cattivo servizio a tutti”. E chi lo avrebbe mai detto! Pare quasi un copione già scritto. C’è però una bella distinzione da fare: chi arriva qui, lavora duramente ed è rispettoso delle regole è ovviamente il benvenuto. Che gran solenne autorevolezza! Ma se sei un giovane senza regole, beh, allora “fuori” con te. Come se i problemi sociali si potessero risolvere con qualche bella frase pregna di buonsenso.
Che dire, l’idea di avere delle forze di sicurezza a caccia di malfattori è ovviamente confortante. Ma chi si preoccupa di chi questi malfattori li crea, o li alimenta? Stauder spera, addirittura, che le forze di sicurezza rintraccino i trasgressori. “Questi comportamenti non possono essere giustificati o tollerati”, dice, come se fosse evidente che una legislazione ferrea possa porre rimedio all’ingiustizia sociale. E così si esaurisce la pazienza della gente, ma per carità, chi può biasimarli? La società deve quindi riunirsi nella sua innocente indignazione.


