Bolzano al ballottaggio: La Svp si allea con il non fare nulla, e il centrodestra può tirare un sospiro di sollievo

Bolzano al ballottaggio: La Svp si allea con il non fare nulla, e il centrodestra può tirare un sospiro di sollievo

Un evento un po’ insolito per Bolzano: la Südtiroler Volkspartei, il partito di punta nelle elezioni del 4 maggio, ha deciso di non schierarsi né con il centrodestra di Claudio Corrarati né con il centrosinistra di Juri Andriollo per il ballottaggio del 18 maggio. È quasi una prima volta, considerando che in passato la Stella alpina ha sempre supportato il candidato in vantaggio dopo il primo turno. Ricordiamo il 2020, quando il presidente della Provincia, Arno Kompatscher, si esibì sul palco a favore del sindaco (poi riconfermato) Renzo Caramaschi.

Purtroppo, quest’anno, il partito dei sudtirolesi ha optato per una nuova strategia, comunicata in una riunione del direttivo cittadino l’8 maggio. Il segretario cittadino, Andreas Berger, ha dichiarato: «Abbiamo collaborato in modo professionale con l’assessore Juri Andriollo e con la coalizione di centrosinistra durante l’ultima legislatura». Una frase che sa di buone maniere, non trovate? Ma la sorpresa non finisce qui: lo stesso porge la mano a Claudio Corrarati. Perché non abbracciare tutti, giusto?

Il vicesindaco uscente, Stephan Konder, fresco di candidatura al primo turno, ha aggiunto che «è fondamentale che al centro vi sia il lavoro concreto per il bene della città». Un discorso che nemmeno il maggior aspirante a far girare le cose in salsa comunale avrebbe potuto scrivere meglio. Il nostro amico Konder si è poi assicurato che «necessitiamo di progetti, risposte e che lavoriamo insieme per migliorare la vita dei bolzanini». Quale dolce utopia! Peccato che i numeri raccontano un’altra storia: la coalizione che riunisce Lega, Forza Italia, Fratelli d’Italia e Civica per Bolzano ha vinto il primo giro con un vantaggio di nove punti percentuali rispetto alla coalizione formata da Pd, Verdi, Restart e Civica per Andriollo (36,2% contro 27,3%).

La Strategia del Centrodestra

Ma non possiamo dimenticare come ogni schieramento abbia visto questa decisione della Volkspartei come un trofeo. «La scelta della Svp segna la fine di una tradizione di supporto ai candidati del centrosinistra e rappresenta un cambiamento epocale nel nostro capoluogo», hanno esultato i sostenitori del centrodestra. Un cambio di rotta potentissimo, che grida al cambiamento, mentre i loro potenziali avversari si grattano la testa, cercando di definire la situazione.

Sono convinto che, guardando alla situazione, è fondamentale non perdere di vista il retroterra storico. La Südtiroler Volkspartei sta chiaramente tentando di rimanere sulla cresta dell’onda senza compromettersi troppo. Ma in questa danza politica, chi sarà il protagonista? Riuscirà a mantenere il tuo equilibrio, o scivolerai nel baratro della neutralità? Non resta che aspettare il fatidico 18 maggio, per vedere se il fiore all’occhiello della Volkspartei risplenderà oppure appassirà tra le contraddizioni di una campagna elettorale che promette più sorprese di un reality show.

«Liberate Claudio Corrarati, forte dei suoi 9 punti di vantaggio sullo sfidante Andriollo», ha dichiarato il deputato e coordinatore regionale di Fratelli d’Italia, Alessandro Urzì. Un annuncio che chiaramente fa vibrare le corde dell’ottimismo, quasi fosse un inno alla vittoria che non ha nemmeno bisogno di essere proclamata. Del resto, la Svp non era mai arrivata così in alto nel capoluogo, e il fatto che la libertà di voto oggi a Bolzano sembri così favorevole al candidato del centrodestra è, senza ombra di dubbio, un segnale eloquente del suo successo imminente. È come se quest’ultimo stesse già festeggiando, e la scontata vittoria fosse scritta nei cieli.

D’altronde, ci sono sempre due lati della medaglia. Il centrosinistra, da parte sua, sta facendo buon viso a cattivo gioco, nella speranza che il «non endorsement» possa avere un qualche effetto benefico. Dopo tutto, «nonostante le forti pressioni nazionali e provinciali e i continui ricatti, usando come una clava la riforma dello Statuto d’Autonomia, la destra non ottiene l’appoggio della Svp». Che bel messaggio, no? Un segnale chiaro che “la partita è ancora aperta”. Eppure, sembra un po’ un tentativo imbarazzato di nascondere una delusione evidente per un risultato che, solo pochi giorni fa, sembrava un obiettivo sicuro, se non addirittura connaturato.

Passando agli altri partiti in corsa, il Movimento 5 Stelle ha già scelto di sostenere Andriollo. Angelo Gennaccaro di La Civica – Io sto con Bolzano ha immediatamente fatto sapere che non avrebbe dato indicazioni di voto per il secondo turno, portando un notevole 12,5% di consensi – un bel pacchetto, se solo sapesse come usarlo. Il Team K, come i veri maestri dell’ambiguità, ha dichiarato: «Lasciamo alle elettrici e agli elettori piena libertà di scelta». Ma chi avrebbe mai pensato che dare libertà di voto potesse diventare un modo per sfuggire alle responsabilità politiche?

E non finisce qui: la posizione di neutralità viene contraddetta in un batter d’occhio da Matthias Cologna, il candidato sindaco, che sembra avere le idee piuttosto chiare. «Le elettrici e gli elettori sono capaci di prendere una posizione autonomamente, ma per coerenza con la mia storia personale, il mio impegno politico e la mia campagna elettorale a sindaco di Bolzano, non posso e non voglio essere equidistante. Se devo scegliere, e questo è il vero significato di “fare Politica”, sceglierò il centrosinistra che appoggia la candidatura di Juri Andriollo». Ah, l’incoerenza è davvero un’arte in questo marasma di dichiarazioni! Cosa potrebbe mai andare storto quando tutti si dichiarano per la coerenza e il cambiamento, ma pronti a seguire il sentiero più comodo?

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