Ballottaggi a Bolzano: Corrarati e Andriollo in un duello di parole, ma le promesse sono l’unica cosa che colpisce

Ballottaggi a Bolzano: Corrarati e Andriollo in un duello di parole, ma le promesse sono l’unica cosa che colpisce

Sono saliti sul ring, ma non si sono menati. Anzi, Juri Andriollo e Claudio Corrarati, ospiti della Boxe Nicotera il 10 maggio, hanno messo in mostra un fair play degno di un incontro di boxe tra amici. Entrambi hanno promesso di prestare maggiore attenzione agli sport minori, come se questa fosse la soluzione a tutti i loro problemi. Che bello, no?

Ora, a proposito di attenzione agli sport minori, pare che il termine per gli apparentamenti sia scaduto e, sorpresa sorpresa, nessuno ha ufficializzato alleanze. È come una festa di compleanno dove tutti sono invitati ma nessuno porta un regalo. Le varie liste, da “Io sto con Bolzano” fino all’Svp, si sono dichiarate Blockfrei, come se fosse un grande onore. Che gruppo affiatato!

In questi giorni, i due candidati stanno correndo a destra e a manca, come se avessero fiutato il profumo del voto. Il 18 maggio si sfideranno al ballottaggio e ieri li abbiamo visti gironzolare per il mercato insieme ai loro sostenitori, scambiandosi strette di mano e pacche sulle spalle. Promesse e sorrisi per risolvere i problemi che i cittadini non smettono mai di sottoporgli, perché è risaputo: gli elettori adorano vedere i politici in azione, anche se ciò che propongono è aria fritta.

Dopo aver fatto il loro tour, i kanditato sono comparsi nel cortile delle scuole professionali Einaudi, dove si teneva un evento della Boxe Nicotera. Andriollo è salito sul ring con i guantoni rossi, mentre Corrarati ha optato per quelli blu – una scelta stilistica che probabilmente affascina gli elettori. La giornalista del Corriere dell’Alto Adige, Linda Baldessarini, ha giustamente chiesto loro se avrebbero davvero pensato agli sport minori. Andriollo ha assicurato che era già in programma, mentre Corrarati ha affermato che bisognerà fare di più. Ma mentre le promesse volano alto, chi sa quanti elettori ci credono realmente?

L’associazione artigiani si schiera con il centrodestra

Nell’intanto, Corrarati ha ricevuto il sostegno dell’associazione artigiani, un prestigioso riconoscimento, considerando che è stato presidente per 16 anni. «La Cna combatte da sempre per la tutela degli interessi e per il riconoscimento del valore dell’artigianato e delle PMI», affermano con grande enfasi. Certo, perché chi meglio di un ex presidente può rappresentare gli artigiani, giusto? Insomma, in vista del ballottaggio del 18 maggio siamo tutti curiosi di vedere come si evolverà questa saga elettorale, che promette di essere altrettanto affascinante quanto un’opera di teatro dell’assurdo. Che spettacolo!

Parlando della necessità di avere figure che capiscano le necessità e le urgenze degli artigiani e degli imprenditori nelle pubbliche amministrazioni, Andrea Cappello, il presidente pro-tempore, è in prima linea a ribadire l’importanza di questa rappresentanza. Ma chi non lo farebbe, dopotutto? “Ho fiducia in Corrarti“, afferma, e non potrebbe essere altrimenti. Dopo di che, ci regala un’illuminante visione su come e perché il suo team, operando spalla a spalla con l’ex presidente Claudio Corrarati, che ha diretto l’associazione per ben 16 anni, ha compreso quanto egli fosse geniale. Sì, perché è esattamente ciò che serve per dare finalmente una scossa a Bolzano, che sembra scivolare via in un soporifero torpore da decenni. E le priorità? Beh, Cappello ha pensato bene di elencarne tre: la viabilità, gli spazi per le imprese e, oh, la costruzione di nuovi alloggi per i lavoratori—giusto per non restare indietro rispetto ad un mercato immobiliare affamato di manodopera.

Ma passiamo al campo di Andriollo, dove Thomas Brancaglion, brillante esponente del Team K, ci delizia con il suo inaspettato endorsement. Qui, Brancaglion si schiera a favore del centrosinistra, nonostante il suo partito, in un colpo di genio politico che anche i più esperti avrebbero trovato difficile eguagliare, abbia optato per rimanere “Blockfrei”. Quindi, “voterò Andriollo ma, oh, con il naso tappato”, invita a dirci Brancaglion. Non si può dire che non abbia la delicatezza di un elefante in una cristalleria. Decide di votare per il male minore—probabilmente un concetto ben noto in politica.

Continuando, Brancaglion offre una carrellata di errori del centrosinistra, perché chi non ama un po’ di gossip politico? “La giunta è stata una vera delusione,” afferma, lasciandoci tutti in attesa di un drammatico colpo di scena. La “volontà di cambiamento” è solamente un’espressione da slogan, succede spesso—e chi non ama un buon cliché? Dopo tutto, è consolante pensare che le posizioni che ha difeso il centrosinistra siano meno pericolose rispetto a quelle del centrodestra. Ma resta il fatto che la sua analisi è punteggiata da contraddizioni, proprio come un vestito male abbinato. Con un elenco che ti lascia senza fiato — dalla tutela degli interessi di Benko, agli sgomberi dei senzatetto, fino ai divieti di socialità per i giovani — c’è da chiedersi: ma chi ci governa?

“Potremmo continuare,” sottolinea Brancaglion, “ma chi ha voglia di ascoltare un’altra lista di lamentele?” Sì, perché la sua frustrazione è palpabile. Il suo partito, per fortuna, ha deciso di non appoggiare tali posizioni, praticando l’arte della discontinuità come se fosse un’abilità da circo. La “percezione diffusa del ‘tanto sono tutti uguali’” è un vero e proprio veleno per la democrazia, ma chi ha tempo per preoccuparsi del veneno quando si possono citare frasi celebri? “Altri candidati ci avrebbero potuto regalare qualche speranza,” ma il PD ha deciso altrimenti. Ed eccoci qui, intrappolati in questo meraviglioso labirinto di coalizioni che rappresentano solo la continuità, un continuo e meraviglioso tira e molla tra la Svp, la provincia e le famiglie che controllano Bolzano. Bravo, davvero.

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