Le mitiche Frecce Tricolori, quelle stelle volanti che solcano i cieli con le loro traiettorie da manuale, hanno deciso di fare un omaggio a Giorgio Armani, non uno stilista qualsiasi, ma proprio il grande guru del minimalismo italiano scomparso da poco a 91 anni. E come festeggiare degnamente il 65° anniversario della pattuglia acrobatica nazionale? Ovviamente con la manovra “Scintilla”, un nome che promette fuoco e fiamme, in scena all’aeroporto militare di Rivolto, nella tranquilla provincia di Udine.
Non poteva mancare il solito discorso di rito di un certo ministro della Difesa, Guido Crosetto, che ha usato parole di circostanza degne di una cerimonia di gala: la Difesa “abbraccia idealmente” il maestro dell’eleganza italiana. Certo, perché cosa c’è di più simile al rombo di un jet supersonico di un vestito da 3000 euro? L’eleganza, la creatività e la disciplina, quelle tre sorelle immancabili nell’arte della guerra e del fashion business.
La manovra “Scintilla”, a quanto pare una delle più famose e “iconiche” dello show, consiste in una sorta di esplosione sincronizzata di velivoli a ventaglio, che disegnano fumi colorati a formare qualcosa di potentemente armonico nel cielo – roba da far invidia a un fuoco d’artificio di Capodanno. La metafora è bella: la nascita di un’idea e lo scoppio di ingegno creativo. Tutto molto poetico per celebrare un stilista che nel 1998 ha rivoluzionato l’uniforme dei carabinieri, sottolineando come anche il mondo della moda possa incontrare quello militare nell’incrocio di identità e cultura.
Insomma, l’elevazione di un personaggio della moda al rango di simbolo nazionale condiviso tra arte, cultura e (udite udite) “difesa”. Una commistione che sorprende solo chi non ha mai visto una sfilata di alta moda con modelli che sembrano usciti da una parata militare. E mentre i velivoli tracciano scie colorate nel cielo di Udine, noi restiamo a chiederci se la prossima dedica sarà per un famoso designer o per un generale fashion victim. In ogni caso, applausi a scena aperta alle Frecce Tricolori, che trasformano le acrobazie aeree in un tributo al lusso italiano. Chi ha detto che bombe e paillettes non possono convivere?