Albania: I socialisti di Edi Rama festeggiano l’ennesima “vittoria” mentre il popolo guarda incredulo

Albania: I socialisti di Edi Rama festeggiano l’ennesima “vittoria” mentre il popolo guarda incredulo

Il risultato finale? Il Partito Socialista del nostro amato primo ministro, Edi Rama, ha deciso di prendersi una bella vittoria alle elezioni parlamentari. Con un bel 52,1% dei voti, ecco che il nostro caro Rama si prepara per il suo quarto mandato, mentre i suoi rivali devono accontentarsi del 34,2% raccolto da un’alleanza di partiti di opposizione guidata da Sali Berisha, il suo principale antagonista. Certo, i voti della diaspora non sono stati ancora conteggiati, ma chi ha bisogno di dettagli? Un’ottima partenza per comporre una sinfonia di scherni e contraddizioni.

Domenica scorsa, un assortimento di circa 40 partiti si è presentato per contendere 140 seggi nell’assemblea per un mandato di quattro anni. Interventi da parte della commissione elettorale hanno segnalato ritardi nel conteggio dei voti di chi vive in Grecia, accusati di essere, manco a dirlo, “manipolati da simpatizzanti socialisti”. Ma chi non ama una giusta dose di dramma politico?

Il gruppo Dhl, notabile per il suo talento nella logistica, ha assicurato di avere tutti i documenti firmati dagli elettori residenti in Grecia. Ma aspettate un attimo, chi si preoccupa di questioni così noiose come la verità quando c’è così tanto spettacolo da offrire?

A questo punto, non possiamo non menzionare il nostro amico Sali Berisha, che non si è trattenuto dall’urlare al complotto e di parlare di “irregolarità” durante le elezioni. La sua ricetta? Accusare i socialisti di pressioni, frodi e compravendita di voti, mostrando così un’incredibile capacità di ignorare il fatto che ogni volta che perde, la colpa è dell’universo intero, tranne che dei suoi metodi di campagna. “È impossibile riconciliarsi con elezioni come queste. No, lasciate perdere,” ha esclamato. Se solo fosse più teatrale!

In più, ha recentemente invitato l’opposizione a scendere in strada venerdì, proprio mentre decine di capi di Stato europei si preparano a visitare Tirana per il vertice della Comunità politica europea. Che coincidenza, vero? Forse crede che un po’ di protesta aggiunga un tocco di drammaticità all’evento.

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