Ci troviamo a Casina, in quel meraviglioso angolo di Reggio Emilia dove la politica si mescola con il mercato settimanale, creando un’atmosfera di entusiasmo che nemmeno il miglior campionato di calcio potrebbe eguagliare. Qui, un epico evento ha scosso le anime, anzi, le ha scaraventate nel caos: un volontario del sindacato dei pensionati ha osato avvicinarsi a un uomo per invitarlo a votare. E che cosa ha ricevuto in cambio? Offese, sputi e schiaffi, perché, chiaramente, la democrazia va praticata con rispetto, ma solo se non ti avvicini a certe persone.
Vincenzo Fabiano ha avuto l’ardire di fare il suo dovere mentre altri si dedicano a strappare manifesti e a intimidire i militanti, dimostrando quindi che il vero eroismo è sventolare i colori di un referendum in un ambiente così… accogliente. Ma la CGIL, indignata quanto basta, denuncia il grave episodio: «È una degenerazione del tessuto sociale», scrive il segretario di Reggio Emilia, Cristian Sesena, sul suo profilo social. In effetti, perché non pubblicare un post quando il mondo sta letteralmente bruciando attorno a te?
A quanto pare, la situazione va meglio nei vicini comuni, dove gruppi neofascisti si dedicano all’arte del vandalismo elettorale. Sì, perché a Modena e a Bibbiano, o come li chiamerei io, i paradisi del rispetto e della democrazia, hanno ben pensato di strappare manifesti elettorali. Evidentemente, questi individui non hanno ancora capito che il dialogo è superiore a ogni forma di aggressione. Ma d’altronde, chi ha bisogno di dialogo quando puoi semplicemente strappare ciò che non ti piace?
@Roma? Ah, c’è il dramma quotidiano: i militanti vengono identificati dalla polizia ai banchetti. Che meraviglia! Non è così che si fa a garantire la libertà di espressione? Sesena continua a descrivere l’atmosfera cupa e reazionaria, come se vivessimo in un film distopico. Ma chi ha bisogno di un film quando la realtà supera ogni immaginazione? La CGIL si aggrappa a questo “impegno” per mantenere vive le speranze in una democrazia che, a quanto pare, è in pericolo secondo l’illuminato segretario. Sì, e il voto è un’arma potente per fermare questa deriva. Come se bastasse premere un pulsante per risolvere secoli di disastri umani.


