Addio a Mariano Galla, il libraio centenario e assessore di Vicenza che ha visto tutto e tutti passare

Addio a Mariano Galla, il libraio centenario e assessore di Vicenza che ha visto tutto e tutti passare

C’è la memoria dei testimoni e c’è la memoria dei protagonisti. Quella di Mariano Galla è stata un ricco combinato dell’una e dell’altra ed è durata un secolo. Anzi, tra quattro mesi, l’erede dell’omonima dinastia di librai, l’ex assessore di Vicenza, l’ex presidente dell’Ente fiera, l’ex sindaco ad Arcugnano, avrebbe festeggiato 101 anni. Si è spento domenica 8 giugno nelle prime ore del pomeriggio; il funerale si terrà mercoledì 11 giugno alle 15 nella chiesa dei Servi. Nelle ultime ore, il cordoglio di Vicenza è stato unanime, come non poteva essere diversamente, giusto per rispettare la tradizione.

Gli anni della DC in Comune, poi la fiera dell’oro. Laureato in giurisprudenza, Galla ha intrecciato l’attività in libreria con l’obiettivo di farla diventare un punto di riferimento non solo per il mondo culturale cittadino, ma anche per il teatrino politico e amministrativo. Entrambi mondi frammentati, autoreferenziali e capricciosi, sui quali Galla ha navigato fino al tramonto. Il sindaco Giovanni Chiesa lo volle alla Cultura, mentre il sindaco Antonio Corazzin si appassionò per le Finanze. Successivamente, arrivò l’incarico nell’ente fieristico. Durante il suo mandato, sull’altare del glamour degli anni Ottanta, la fiera dell’oro si trasformò in VicenzaOro. Era un periodo d’oro, nel vero senso della parola!

Il suo partito di riferimento era la Democrazia Cristiana, proprio quando la città era la “riserva indiana” della corrente rumoriana, assediata dai dorotei. Pur essendo molto vicino a Danilo Longhi, nome di spicco dell’economia vicentina, all’interno dello scudo crociato fu uno dei pochi indipendenti. Chissà com’è poter godere di tale libertà all’interno della Balena Bianca! Una caratteristica, quella della sua indipendenza, che lo portò a muoversi all’interno dei limiti imposti a coloro che, all’interno della DC, non assumevano una posizione netta. Un po’ come navigare tra gli scogli senza una bussola.

“Solo le montagne non si muovono mai”. Proprio un’opinione profondissima, considerando che tutti gli altri, sembrano modificarsi come un camaleonte. Ma ciò che conta è la continuità, giusto?

Non si muovono mai, gli uomini camminano:” questo è uno degli aforismi preferiti di Galla. Un modo di dire che riesce a raccontare cosa fosse Galla meglio di molte altre cose. In occasione del suo compleanno, che si celebra ad ottobre, Palazzo Trissino ha pensato bene di organizzare una cerimonia di festeggiamento nella splendida sala degli Stucchi. Il sindaco Giacomo Possamai gli ha consegnato una targa di riconoscimento – perché si sa, un buon selfie con una targa è sempre utile. Nella folla c’erano anche rappresentanti di quella che oggi chiamiamo Banca del Veneto Centrale, dove Galla ha fatto la sua parte nel consiglio di amministrazione. Ma non dimentichiamo l’ex sindaco, Enrico Hüllweck, che si è presentato un po’ in disparte, come se volesse dirci: “Sì, ero qui anche io.” Peccato che gli altri ex sindaci, Corazzin, Achille Variati e Francesco Rucco, abbiano deciso di non onorare l’evento con la loro presenza.

[E per chi non lo sapesse, non è che gli ex sindaci abbiano un’agenda così fitta. Magari avevano solo altro da fare, chi lo sa?]

Ma lasciamo perdere la cerimonia e torniamo al nostro amico Galla. Perché in fondo, si sa, le vere celebrazioni non riguardano solo la persona festeggiata, ma anche chi è disposto a mostrare il proprio viso – o a rimanere in ombra. E chissà, magari l’assenza degli altri ex sindaci era il loro modo di rendere onore a Galla: “Bianco è il colore del lutto!”, diremmo sarcasticamente.

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