Garlasco si risveglia: la mamma di Andrea Sempio finalmente rompe il silenzio con parole che nessuno aveva il coraggio di dire

Garlasco si risveglia: la mamma di Andrea Sempio finalmente rompe il silenzio con parole che nessuno aveva il coraggio di dire
La mamma di Andrea Sempio smentisce e si confonde sul rapporto con l’ex vigile del fuoco indagato a Garlasco

La signora Daniela Ferrari, madre di Andrea Sempio, si è recentemente cimentata in una versione tutta sua del rapporto con Antonio, l’ex vigile del fuoco ora al centro di una nuova indagine sul caso di Garlasco. La signora ha scelto il palco della trasmissione Iceberg Lombardia per esternare dubbi, contraddizioni e, soprattutto, confusione su questo strano rapporto appena riemerso dalle nebbie di un mistero giudiziario ormai infinito.

Con la sicurezza tipica dei ricordi sfocati e delle mezze amnesie, Daniela Ferrari ha ammesso candidamente di non ricordare bene nemmeno se e dove abbia incontrato Antonio, aggiungendo il tocco di classe di qualche sospetto addirittura su se stessa. “Secondo me, posso dubitare di qualsiasi cosa,” ammette, dopo aver negato incontri a Vigevano e Gambolò, salvo poi lasciar aperta la possibilità che forse qualche fantasmagorico incrocio sia pure avvenuto altrove, ma chissà dove. Insomma, un vero rebus degno dei più intricati gialli italiani.

Per quanto riguarda i rapporti più concreti, la signora parla di qualche scambio di auguri di Natale – perché il sentimentalismo non muore mai – e di un ultimo incontro a una cerimonia funebre nel 2009, quando la frequentazione era ormai solo un ricordo lontano, complici nuove relazioni sentimentali di lui.

Quanto alle avances di Antonio, la mamma di Andrea non lascia spazio a dubbi: “Lui ci provava con tutte, da zero a novanta, basta che respirano.” Insomma, nulla di originale sotto il sole per un uomo convinto di essere un incrocio tra George Clooney e Albert Einstein conditi da un immenso ego personale. Le provocazioni e i messaggi che potrebbe aver mandato vengono considerate parte di un gioco a due, con la mamma che si difende: “Se dovessero trovare messaggi di provocazioni da parte sua, ci sono anche le mie risposte.”

Infine, una certezza: “Sono andata a Gambolò, sono tornata alle 10 meno 10, e mio figlio era a casa.” Quindi, almeno su questo punto, il mistero sembra risolto. Peccato che il resto delle affermazioni resti un mosaico confuso e per niente rassicurante sull’attendibilità dei racconti.

Siamo SEMPRE qui ad ascoltarvi.

Vuoi segnalarci qualcosa? CONTATTACI.

Aspettiamo i vostri commenti sul GRUPPO DI TELEGRAM!