Mercedes e Porsche arrancano a ritmo di lumaca: conti in rosso e crisi annunciata

Mercedes e Porsche arrancano a ritmo di lumaca: conti in rosso e crisi annunciata

Altro che fantasmagorica accelerazione tedesca: stavolta Mercedes e Porsche si sono messe a fare retromarcia con una grazia insospettabile. Nel primo semestre del 2025, i due colossi dell’auto hanno collezionato un autentico mezzo disastro: gli utili si sono più che dimezzati e le previsioni per l’anno sono state abbassate con una generosità pari solo a quella di un saldi estivi. Ah, l’autostima? Quella è scesa più velocemente di una berlina sul Nürburgring in una giornata di pioggia.

Quando il lusso va in tilt

Abituati a scorrazzare tra SUV extralusso e margini da far impallidire qualsiasi banchiere, questi due giganti teutonici paiono ora impegnati più a schivare dossi doganali che a progettare il futuro. La colpa? Certo, un po’ di quei fastidiosi dazi che mettono i bastoni tra le ruote. Ma soprattutto un mercato globale che, a quanto pare, non è più disposto a sborsare 130.000 euro per una macchina con il portabicchieri riscaldato. Chi l’avrebbe mai detto, eh?

Le previsioni? Più fumose del tubo di scarico

Dati questi numeri da incubo, le previsioni per il 2025 si sono trasformate in una sorta di profezia Maya: imperscrutabili, oscure, e tutto sembra indicare una discesa verticale, degna delle autostrade svizzere dove il limite di velocità è più un suggerimento. Entrambi i gruppi hanno abbassato le aspettative con una prudenza così esasperata da sembrare scritte da un assicuratore svizzero in crisi di mezza età, quel tipo che vive nella paura del domani e del tasso variabile.

La crisi secondo Stoccarda

In casa Mercedes il racconto è poetico: «complesse sfide macroeconomiche», ovvero un eufemismo privo di ogni traccia di coraggio che altro non significa che “stiamo prendendo bastonate ovunque”. Porsche, da par suo, ha estratto dal cilindro l’immancabile jolly denominato “condizioni di mercato difficili”, frase cult del gergo aziendale che viene usata quando non hai la minima idea di cosa stia succedendo, ma vuoi almeno fare finta di essere molto professionale.

Quando la corsa diventa maratona

Il risultato di tutto questo? Anche le supercar possono schiantarsi contro la banale realtà, soprattutto quando il mondo non gira più come il motore rombante di una Panamera Turbo. L’orgoglio ingegneristico tedesco, quello che tanto amiamo insultare con dovuto rispetto, ha per ora acceso la fatidica spia “controllare motore”. Speriamo abbiano almeno prenotato un tagliando prima di imboccare la prossima curva, perché da queste parti la politica del “facciamo finta di niente” non funziona più.

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