Quando la regina dell’industria bellica fa flop: Lockheed Martin e il disastro dei profitti che nessuno vuole ammettere

Quando la regina dell’industria bellica fa flop: Lockheed Martin e il disastro dei profitti che nessuno vuole ammettere

Il profitto netto di Lockheed Martin si schianta nel secondo trimestre, travolto da costi extra da capogiro.

Il gigante americano della difesa Lockheed Martin ha assistito a un disastroso fallimento nel secondo trimestre, con un utile netto che è precipitato a appena 342 milioni di dollari. Per chi non ama i numeri, significa un tonfo di quasi l’80% rispetto agli 1,6 miliardi dello stesso periodo dello scorso anno. Insomma, uno scivolone da manuale.

E ciliegina sulla torta, gli analisti di Factset avevano previsto un utile netto da 1,53 miliardi: un risultato che il colosso non solo non ha sfiorato, ma ha pure mancato di ben 1,2 miliardi. Il dato per azione, fondamentale per i mercati, si è fermato ridicolmente a 1,46 dollari, contro i 6,52 dollari stimati. Una figuraccia da manuale.

Nel quartier generale di Bethesda, Maryland, ammettono a denti stretti che il risultato operativo è stato affossato da oneri straordinari per circa 1,7 miliardi di dollari. Cosa sta succedendo? “Abbiamo dovuto rivedere la situazione finanziaria di diversi programmi giganti ereditati dal passato,” confessano, come se fosse la cosa più normale del mondo trovarsi davanti a bombe a orologeria contabili.

Ovviamente, per affrontare questa tempesta, la compagnia dichiara di aver messo in campo una serie di misure – anche se, dati i numeri, sembrano più un tentativo disperato di tappare buchi che un piano solido. Ma la parte più interessante arriva quando si parla dei “problemi” incontrati.

Il problema più serio riguarda contratti aeronautici classificati come segreti, che hanno inciso per una perdita spaventosa di 950 milioni di dollari. Avete letto bene, quasi un miliardo di dollari svaniti in fumo su programmi che, per definizione, non si possono nemmeno discutere pubblicamente. James Taic, il capo di Lockheed Martin, ammette candidamente: “Le perdite sono significative” e “le prendiamo molto sul serio”. Finalmente una cosa vera.

Non è finita qui. Gli oneri derivano anche da contratti per la vendita di elicotteri in Canada (CMHP) e Turchia (TUHP), altre due note dolenti che gravano sulle casse della compagnia, come se i problemi in programma non bastassero già.

Sul fronte fatturato, il gruppo non ha brillato più di tanto: 18,15 miliardi di dollari negli ultimi tre mesi, praticamente identici agli 18,12 miliardi dell’anno precedente ma sempre sotto i 18,57 miliardi pronosticati dagli analisti. Una prestazione da brividi che lascia ben poco spazio all’ottimismo.

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