Riforma Irpef 2025: ora anche i parenti indesiderati si portano a casa sgravi fiscali

Riforma Irpef 2025: ora anche i parenti indesiderati si portano a casa sgravi fiscali

Il governo fa marcia indietro sulla riforma fiscale dedicata alle famiglie con figli adulti o altri parenti a carico: ampliato il raggio d’azione delle agevolazioni fiscali per chi convive o assiste familiari, anche se non più considerati “a carico”.

Un’autentica giravolta. Con la legge di Bilancio 2025, la detrazione per carichi di famiglia è stata brutalmente tagliata per tutti i figli over 30 senza disabilità, persino se vivono con un reddito sotto i 2.840,51 euro annui. Prima, invece, la soglia valeva a qualunque età: tutti i figli con redditi bassi erano considerati “a carico” senza alcun problema. E non solo: coniuge non separato, fratelli, sorelle, generi, nuore e suoceri sono stati anch’essi cacciati dal club delle detrazioni in busta paga. Che la gioia fosse nell’aria?

Ora, il decreto correttivo non si spinge fino a ripristinare le vecchie detrazioni cancellate – per carità, non si poteva osare tanto – ma ha il buon gusto di includere nuovamente nella definizione di “familiare” ai fini fiscali persone legate da rapporti diretti. Il motivo? Evitare la lunga catena di effetti collaterali che l’esclusione dai carichi di famiglia avrebbe scatenato sul resto del sistema tributario, lasciando indifesi nuclei con figli adulti disoccupati, fratelli o sorelle non autosufficienti, o altre realtà familiari che vivono di assistenza e convivenza. Pensate: qualcuno nel governo ha capito che la famiglia non è fatta solo di numeri su un modulo.

Chiariamo: nessuno si è spinto a modificare davvero le regole sulle detrazioni per carichi di famiglia, che restano legate al totem del reddito inferiore a 2.840,51 euro (o 4.000 euro per figli sotto i 25 anni). Però, ironia della sorte, adesso quel familiare “non più a carico” può comunque incassare la qualifica di fiscalmente rilevante per altre agevolazioni ben più “sociali” come detrazioni per spese sanitarie, agevolazioni sui tributi locali o altri benefici connessi alla composizione del nucleo, purché conviva o riceva assegni alimentari. Insomma, un piccolo passo indietro rispetto alla stretta securitaria imposta dalla manovra, che aveva già provocato un coro unanime di critiche da chi ha capito fin da subito che famiglie con un solo reddito e figli adulti dipendenti economicamente si stavano per ritrovare schiacciate da un sistema fiscale che sembra progettato apposta per complicare le cose.

Siamo SEMPRE qui ad ascoltarvi.

Vuoi segnalarci qualcosa? CONTATTACI.

Aspettiamo i vostri commenti sul GRUPPO DI TELEGRAM!