L’economia cinese decide di prendersi una pausa: boom ridotto al 5,2% nel secondo trimestre

L’economia cinese decide di prendersi una pausa: boom ridotto al 5,2% nel secondo trimestre

L’economia cinese rallenta vistosamente, ma almeno supera le previsioni troppo ottimistiche degli esperti. A rivelarlo sono i dati ufficiali pubblicati dall’Ufficio nazionale di statistica di Cina, che mostrano un aumento del prodotto interno lordo (PIL) pari all’1,1% nel secondo trimestre rispetto ai tre mesi precedenti. Un passo indietro rispetto all’1,2% del primo trimestre, ma comunque migliore del modesto +0,9% su base trimestrale previsto dagli analisti forse un po’ troppo pessimisti.

Se guardiamo al confronto su base annua, la seconda potenza economica mondiale si accontenta di un’espansione del 5,2% nel secondo trimestre, un dato che però non può nascondere il fatto che il primo trimestre aveva fatto registrare un più robusto +5,4%. Insomma, anche la macchina cinese mostra qualche cigolio, e non stiamo parlando di una rivoluzione industriale ma di un rallentamento evidente.

Le vendite al dettaglio a giugno sono poi una fotografia impietosa della situazione: crescono sì, ma meno di quanto si potesse sperare. L’aumento è fermo al 4,8% su base annua, ben al di sotto del 5,3% previsto da un sondaggio tra economisti. È chiaro che il basso livello dei consumi sta frenando la crescita del gigante asiatico più di quanto si volesse ammettere.

Contro ogni aspettativa, la produzione industriale si mostra invece più vivace del previsto, con un incremento del 6,8%, superando la stima più modesta del 5,6%. Dunque, da un lato i consumi languono, dall’altro l’industria tenta di tenere alta la bandiera di un’economia che, però, si muove a due velocità e non convince più nessuno.

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