L’ultimo colpo di genio di Schlein: 300 euro per il bus ai giovani e insulti a Salvini come topping

L’ultimo colpo di genio di Schlein: 300 euro per il bus ai giovani e insulti a Salvini come topping

Ah, la solita trovata geniale del Partito Democratico: un bonus da 250 euro all’anno per facilitare la “mobilità degli studenti”. Perché, si sa, il problema principale degli adolescenti tra i 14 e i 24 anni in Italia è il costo del biglietto del trasporto pubblico locale, non le scuole da sistemare o le future prospettive di lavoro.

E se per caso serve prendere più mezzi, niente paura, il contributo sale addirittura a 300 euro. Tutto questo, ovviamente, solo se la famiglia ha un Isee sotto i 30mila euro – perché poco importa se ci sono giovani isolati o fuori città con genitori poco abbienti ma che non rientrano esattamente in quella fascia da buonismo social-democratico.

La segretaria Elly Schlein ci rassicura con la sua missione semiseria: “puntiamo a rendere gratuito il trasporto pubblico locale per i giovani studenti”. Una dichiarazione che sembra più uno spot pubblicitario che una vera strategia politica. Sostenere le famiglie, costruire una cultura della mobilità sostenibile, usare il pullman invece di invocare miracoli fiscali: tutto molto nobili, se solo non fosse così semplice e inefficace.

Ma, come sempre, il gioco delle parti non manca. La giovane segretaria, con piglio da aspirante paladina, ha lanciato la stoccata all’attuale ministro dei Trasporti, Matteo Salvini. In pratica, afferma che ogni giorno l’Italia parte “con minuti di ritardo” perché lui si occupa di tutto tranne che del suo mestiere. E qui applaudiamo lo sforzo: una critica elegante e tagliente che ignora però il piccolo dettaglio dei decenni di sprechi e tagli pregressi nel settore dei trasporti pubblici.

Ovviamente, la risposta non si è fatta attendere, e la Lega replica con il consueto campionario di giustificazioni: “Salvini, in due anni, sta recuperando decenni di ritardi e mancati investimenti, spesso accumulati con ministri proprio del PD, come quelli da cui parla la Schlein”. Insomma, non cambierà mai nulla, ma almeno i litigi continuano a farci divertire.

Una politica dei bonus alla rischio di essere un’altra trovata a effetto

Bonus, incentivi e agevolazioni sono diventati la panacea di ogni piaga italiana. Risolviamo i problemi del trasporto pubblico regalando qualche spicciolo agli studenti, come se così si fossero improvvisamente cancellati i problemi strutturali di un sistema indebolito da anni di tagli e scelte sbagliate. Una politica che si vanta di “sostenere le famiglie” ma che spesso sembra più interessata ai titoli di giornale che alla reale efficacia delle misure.

Il tutto in salsa ambientalista: una “cultura della mobilità sostenibile” che suona tanto come un mantra ripetuto a vuoto, senza che si riesca realmente a rendere il trasporto pubblico efficiente, capillare e attrattivo. Perché, diciamolo, se gli autobus passano ogni ora e sono sempre strapieni o in ritardo, pochi rimarranno a piedi giusto per risparmiare qualche euro.