Tajani si lamenta di essere il ministro degli Esteri più jinxato con due guerre in tasca

Tajani si lamenta di essere il ministro degli Esteri più jinxato con due guerre in tasca

Antonio Tajani fa il grande ingresso, ovviamente in ritardo, al convegno intitolato “Democrazia e parlamentarismo nell’area del Mediterraneo” tenutosi martedì nella fastosa Sala della Regina della Camera dei Deputati. Non poteva mancare la stoccata autoironica per giustificare il ritardo: «Grazie, mi scuso per il ritardo ma purtroppo è stata una giornata… Sono il ministro degli Esteri più sfigato della storia. C’è sempre qualcosa che succede, con due guerre, più quella commerciale, quindi mi scuso veramente».

Un vero campione di sfortuna internazionale, insomma. Evidentemente, non è abbastanza per altri ministri evitare di cadere puntualmente nelle trappole delle crisi. Ma lui, con spavalda sincerità tutta italiana, mette subito le mani avanti: con due guerre che imperversano qua e là e quel complicatissimo scacchiere commerciale globale, chi non sarebbe sfortunato? Tra l’altro, non si capisce bene se il riferimento sia a qualche incidente diplomatico, un intoppo con i partner esteri, o semplicemente il fatto di dover gestire una caterva di problemi senza sosta, quasi come fosse una forza della natura perennemente contraria.

Insomma, nell’epoca delle crisi infinite, c’è sempre un buon motivo per arrivare in ritardo e giustificare così al meglio la propria posizione, magari ridicolizzandosi un po’ per fare presa sull’assemblea. Che dire? Un maestro di comunicazione politica o il più grande sfortunato della diplomazia italiana? Voi decidete.

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