Sole 24 Ore fa il miracolo: Lo Russo affonda come un sasso mentre Cirio spicca il volo tra i governatori

Sole 24 Ore fa il miracolo: Lo Russo affonda come un sasso mentre Cirio spicca il volo tra i governatori
governatore del Piemonte, Alberto Cirio, si piazza tra i più amati, mentre il sindaco di Torino, Stefano Lo Russo, scivola giù più velocemente di un pupazzo di neve in una giornata di caldo primaverile, perdendo ben 15 posizioni rispetto al già deludente 2024. Chapeau alla Governance poll del Sole 24 Ore, gentile dispensatore di realtà amare, aggiornata dall’Istituto demoscopico Noto.

Il podio in Piemonte è un trionfo alla rovescia: Cirio alza il suo consenso dal 56,1% al 59%, seguito a ruota da Massimiliano Fedriga (Friuli) e Luca Zaia (Veneto), quegli splendidi volti della politica italiana che continuano a conquistare applausi come se fossero l’unica cosa funzionante in un paese perennemente in letargo.

Passiamo ora all’esempio sfigato della capitale sabauda: Lo Russo. Solo 72° su 97 sindaci, con un modesto 50,9% di consenso. Come se non bastasse, rispetto a un anno fa ha fatto un tuffo vertiginoso dal 57° posto. Evidentemente, trasformare la città mentre si impongono cantieri infiniti non fa tendenza, anche se promesso come “per il bene di tutti”.

Se vogliamo poi usare qualche parametro per ridimensionare questa ‘guerra dell’indifferenza’, possiamo fare un paragone: Giuseppe Sala a Milano sopravvive al clima incendiario delle polemiche sulla sicurezza, agguantando un confortante nono posto; Gaetano Manfredi a Napoli e Vito Leccese a Bari condividono un onorevole terzo. In fondo, Roberto Gualtieri a Roma precipita 89°, chissà se con eleganza o a testa bassa. Sul fondo del barile galleggiano invece i sindaci di Avellino, Trapani e Palermo, verosimilmente uniti nella medesima lieta sorte.

Stefano Lo Russo si difende con la proverbiale calma del dirigente sopraffatto, dichiarando:

“Siamo impegnati nella trasformazione della città, ci sono parecchi cantieri in corso e siamo consapevoli che questo può non attrarre un grosso consenso. Ma lo stiamo facendo nell’interesse della città e sappiamo di essere sulla strada giusta. Quando i cantieri saranno terminati non ci saranno più disagi e potremo recuperare anche l’eventuale consenso perso. Noi non lavoriamo per i sondaggi, ma per Torino”.

Traduzione: non vi sopportiamo, ma prima o poi finirete per ringraziarci. Nel frattempo, preparatevi a sopportare. Anche stavolta, la città è un grande cantiere a cielo aperto, un museo del “poveracciate”.

Podio del centrodestra: applausi ironici

Ora, se proprio vogliamo soffermarci su chi ha fatto bella figura tra le fila del centrodestra – quei fautori eterni di un’Italia più efficiente e competitiva – circondiamoci di sarcasmo. Cirio in cima ai consensi regionali è la dimostrazione che, pur con tutte le contraddizioni e le difficoltà, certe facce sono più sopportabili di altre. Chissà se è merito del carisma o della semplice fortuna di non aver ancora combinato disastri clamorosi da candid camera.