Forza Italia ha pensato bene di offrire al Parlamento uno spettacolo di satira involontaria, annunciando che vuole “migliorare” il ddl sul fine vita. Quel magnifico esempio di chiarezza e armonia in cui, a quanto pare, una commissione nazionale deciderà caso per caso chi può finalmente liberarsi dalle sofferenze, mentre il servizio sanitario nazionale farà il morto, o meglio, “non interverrà”. Il tutto condito da un bel “dialogo con le opposizioni” seguito da una generosa “libertà di coscienza”, cioè ognuno fa un po’ come gli pare.
La maggioranza aveva presentato un testo che sembrava un miracolo di unità, un prodigio di collaborazione, visto che tutte le forze di maggioranza lo hanno votato entusiasticamente nelle commissioni giustizia e sanità. Peccato che le opposizioni, quelle fastidiose che disturbano la pace dei sensi, abbiano ritenuto di dover dire un bel “no”. Ma niente paura: il vero spettacolo deve ancora cominciare.
Il testo base, pensato per recepire con estrema precisione – anzi, per rimanere l’ombra del concetto – la sentenza della Corte Costituzionale relativa alla tragica vicenda di DJ Fabo, è pronto a sbarcare in aula il 18 luglio. Nel frattempo, tutti gli esperti del politichese si potranno sbizzarrire a depositare emendamenti, magari per aggiungere qualche postilla filosofica o qualche frase criptica che nessuno capirà fino alla fine del secolo.
Nel frattempo, il lavorio oscuro dei partiti continuerà: da un lato il “dialogo” con le opposizioni – che tradotto significa “cerchiamo di trovare qualcosa di cui lamentarci senza troppo impegno” – dall’altro quella definizione di “libertà di coscienza” che tranquillizza tutti, tanto per rinfrescare la vecchia arte del rinvio eterno e della delega della responsabilità a chi siederà in aula.
In pratica, se tutto va bene, avremo una legge così sofisticata da non risolvere nulla, capace però di appagare gli animi più sensibili e, soprattutto, di mantenere intatta la tradizione italiana di incredibile lentezza e confusione burocratica sul tema più delicato di tutti.
E nel frattempo, ovviamente, la notizia resta in aggiornamento, perché nulla è più rassicurante della suspense infinita sulle scelte che riguardano la vita e la dignità umana.


