Quando il Gruppo Caffo decide di prendersi Cinzano: la saga dell’ennesima acquisizione che nessuno aspettava

Quando il Gruppo Caffo decide di prendersi Cinzano: la saga dell’ennesima acquisizione che nessuno aspettava

Il Gruppo Caffo 1915 fa un colpaccio e si prende il marchio Cinzano, grande icona italiana fondata nel lontano 1757 a Torino. Un brand che porta con sé secoli di storia dell’enologia e dei liquori made in Italy, e che da oggi va ad arricchire il già nutrito portafoglio della famiglia Caffo, nota per marchi come Distilleria Durbino, Borsci S. Marzano, Vecchio Amaro del Capo e tanti altri pezzi da novanta della liquoristica nazionale.

L’affare, dal valore di circa 100 milioni di euro, è un vero e proprio upgrade che rafforza il gruppo guidato dalla famiglia Caffo da 110 anni. Un’impronta che conferma la loro ambizione di continuare a dettare legge sia sul mercato nazionale sia su quello internazionale, dove ormai sono già ben piantati in più di 70 Paesi.

Il CEO, Nuccio Caffo, non ha nascosto il proprio entusiasmo per questa mossa strategica, sottolineando come l’acquisizione di Cinzano, presente in più di 100 nazioni, rappresenti una spinta decisiva per spingere il gruppo verso una dimensione globale ancora più imponente. Niente male, soprattutto se si pensa che ciò andrà a dare un boost notevole soprattutto al marchio di punta Vecchio Amaro del Capo.

Nuccio Caffo ha detto:

“Quella che stiamo per vivere è una svolta epocale, la più significativa nella storia della nostra azienda. Questa nuova realtà richiederà un profondo restyling interno, coinvolgendo tutto, dalla produzione alla distribuzione, dalla logistica al marketing. Ci apprestiamo a raddoppiare i volumi, e per farlo servono investimenti importanti lungo tutta la filiera, così da affrontare questa espansione con forza e solidità.”

Insomma, non si tratta solo di mettere le mani su un bel nome antico. Il gruppo Caffo guarda avanti, puntando a una riorganizzazione radicale e all’ottimizzazione di ogni singolo processo interno per sopportare l’enorme crescita che si prospetta all’orizzonte. Un vero e proprio viaggio di trasformazione, che promette di scuotere il mercato e restituire a Cinzano un ruolo da protagonista.

L’acquisizione di Cinzano è soprattutto un investimento sul vermouth, bevanda che sta vivendo una rinascita esplosiva a livello globale e di cui Cinzano è già il secondo marchio più consumato al mondo. Ma ovviamente, ridurre Cinzano solo a questo sarebbe oltremodo riduttivo: si tratta anche di uno dei pionieri italiani nello spumante metodo classico, dimostrando come la tradizione e l’innovazione possano convivere armoniosamente anche nel mondo degli alcolici.

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