Auto in Europa corrono, in Italia arrancano: ecco la strana parabola delle immatricolazioni che nessuno si aspettava

Auto in Europa corrono, in Italia arrancano: ecco la strana parabola delle immatricolazioni che nessuno si aspettava
Le immatricolazioni auto in Europa aumentano ma con qualche “chicca” da notare

Le vendite di nuove auto nell’Unione Europea mostrano un timido sorriso con un aumento dell’1,6% a maggio 2025, toccando quota 926.582 veicoli. Il dato si inserisce in una tendenza leggermente positiva, considerando anche il +1,3% registrato in aprile. Peccato che sotto questa patina di crescita gentile si celino differenze clamorose tra Paesi, con picchi di entusiasmo in Spagna (+18,6%) e Paesi Bassi (+7,3%), mentre la gialla Germania si accontenta di un più modesto +1,2%.

Nel frattempo, la locomotiva italiana fatica a muoversi, segnando un impercettibile -0,1%, e il Belgio fa persino peggio, precipitando a -11,7%. Ma non finisce qui: se guardiamo ai primi cinque mesi dell’anno, la festa svanisce con un calo dello 0,6% nelle immatricolazioni complessive, appena sotto i 4,57 milioni di unità. Ah, l’entusiasmo dell’industria automobilistica europea.

Prendiamo però un po’ di sollievo nel mondo elettrico: i veicoli a batteria spingono sull’acceleratore con un balzo del 25%, arrivando a 142.766 immatricolazioni, grazie soprattutto al balzo impressionante della Germania con un aumento del 44,9%. Peccato però che questo brillante risultato dell’elettrico non riesca ancora a compensare il rallentamento generale, visto che il saldo totale nei primi cinque mesi resta negativo.

La rivoluzione elettrica? Solo in alcuni Paesi

Se il mercato delle auto elettriche a batteria (BEV) è una corsa, allora è una 24 ore in cui tre dei quattro maggiori mercati europei si sono messi in pole position. Germania con il 43,2%, Belgio con il 26,7% e Paesi Bassi con il 6,7% hanno monopolizzato il 62% delle immatricolazioni di BEV nell’UE. Nel frattempo, la “rivoluzionaria” Francia decide di fare l’opposto, segnando un calo del 7,1%. Sarà mica un modo originale per contrastare l’impennata verde? O solo un’altra magra consolazione nelle contraddizioni del mercato europeo?

Stellantis: il gigante che balla storto

A maggio, il gruppo Stellantis in Europa (UE, EFTA e Regno Unito) ha venduto «soltanto» 168.839 auto, registrando un -3% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente. Una performance che fa sorridere stentatamente solo se si considera la quota di mercato, che si è ridotta dal 15,9% al 15,2%. In parole povere, mentre il mercato cresce (di poco, ma cresce), Stellantis inciampa. Non proprio il risultato da campione del settore che ci si potrebbe aspettare dal “gigante” europeo.

Nei primi cinque mesi del 2025, il quadro non migliora: con un calo dell’8,4% nelle immatricolazioni a 859.950 unità, il gruppo sembra arrancare mentre i concorrenti mettono al conto qualche vendita in più.

Ma il panorama europeo non è tutto così deprimente: nel complesso, fra UE, EFTA e Regno Unito, a maggio sono state vendute 1.113.194 auto, un aumento marginale dell’1,9% rispetto allo stesso mese del 2024. Nei primi cinque mesi del 2025, le vendite complessive arrivano a 5.572.458 veicoli, con un progresso risibile dello 0,1% rispetto al 2024. Insomma, la rivoluzione non è ancora sfrecciata, ma almeno non si ferma.

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