Un venerdì da incubo per chi osa spostarsi: sciopero generale paralizza treni, aerei e trasporti urbani in Italia
Se pensavate di spostarvi venerdì senza intoppi, preparatevi a un brusco risveglio. È in arrivo un “venerdì nero” per i trasporti, con uno sciopero generale proclamato dai sindacati di base che colpirà tanto il settore pubblico quanto quello privato. Treni cancellati, voli sospesi e mezzi urbani fermi o in affanno: fatta salva la fatica di chi deve muoversi in città con metro, bus, tram o addirittura prendere una nave.
L’agitazione, proclamata da Cub, Sgb, Usb e Si-Cobas, si estende con orari diversi a seconda dei settori: il trasporto aereo sarà fermo dalle 0:00 di oggi fino alle 23:59 di domani; per i treni, la serrata va dalle 21 di oggi alle 20:59 di domani; le proteste sulle autostrade inizieranno alle 22 di oggi e dureranno fino alle 21:59 di domani. Insomma, nessuno si salva dal blocco.
Per il settore ferroviario, la Ferrovie dello Stato avverte che dai primi minuti di stasera si potranno verificare disagi evidenti con corse cancellate o modificate, coinvolgendo Trenitalia e Trenitalia Tper. A quanto pare, qualche privilegio riservato c’è ancora: non saranno toccati dalla protesta il personale della Sala Circolazione della Sardegna e quello mobile del Piemonte e Valle d’Aosta, quasi a sottolineare che il sindacato ha saputo scovare chi evitare.
Per i treni regionali, si parla di servizi essenziali garantiti solo nelle fasce orarie che vanno dalle 6 alle 9 del mattino e dalle 18 alle 21 della sera, giusto per lasciare qualche briciola ai disperati pendolari. Nel resto della giornata? Beh, buon viaggio nell’incertezza e nel caos. E non illudetevi: i disservizi potrebbero anticipare lo sciopero oppure protrarsi dopo la fine ufficiale, giusto per la soddisfazione del disagio prolungato.
E se siete tra quelli che desiderano mollare la presa e rinunciare al viaggio, Fs informa che è possibile chiedere rimborso a patto di rispettare regole ben precise: per gli Intercity e Frecce fino al momento della partenza, per i regionali fino alla mezzanotte del giorno prima dello sciopero. Alternativamente, potete provarci a riprogrammare il viaggio, se vi va di assistere allo spettacolo macabro della disponibilità posti.
Il fronte aereo non è da meno: lo stop di 24 ore coinvolgerà personale di bordo, di terra e controllori, quindi nessun passeggere si senta al sicuro. Le compagnie più famose, da ITA Airways a Ryanair, da easyJet a Wizz Air, saranno in sciopero con motivi che non brillano certo per novità: salari più sostanziosi e condizioni di lavoro più umane. In altre parole: “volete che facciamo funzionare tutto meglio? Bene, pagate.”
Ma non temete, l’Enac ci rassicura che i voli programmati durante le fasce orarie considerate “protette” (dalle 7 alle 10 e dalle 18 alle 21) si svolgeranno regolarmente. Il resto della giornata è, come sempre, terreno di conquista per il disservizio. Un ulteriore promemoria per chi aveva in programma di muoversi venerdì: prenotate la pazienza e, soprattutto, preparatevi a un’esperienza di viaggio che si preannuncia epica… nel senso peggiore.