Bolzano scopre che far parlare i cittadini di politica è ancora un’idea da reinventare: arriva Con-Partecipare

Bolzano scopre che far parlare i cittadini di politica è ancora un’idea da reinventare: arriva Con-Partecipare

Ah, finalmente qualcosa che non si spaccia per un partito politico, ma che promette di riportarci tutti alle origini, ovvero un’associazione culturale che ci “riavvicini” alla politica. Con grande entusiasmo, nella splendida cornice della Sala Guido Fronza di Bolzano, è stata presentata Con-Partecipare, un progetto che si propone di combattere quel piccolo inconveniente chiamato “astensionismo”. Perché sì, pare che votare sia diventata roba da snob, soprattutto in quelle deliziose provincie autonome di Trentino-Alto Adige, dove si toccano punte da brivido come un misero 43% al ballottaggio delle Politiche e un ridicolo 16% al referendum su lavoro e cittadinanza. Numeri che dovrebbero far riflettere, a meno che non si preferisca far finta di nulla.

Non stiamo parlando di un nuovo partito, specificano con cura, ma di una “associazione culturale”. Davvero? Quindi niente bandiere, manifesti, né promesse elettorali altisonanti, solo una bella chiacchierata sulla cultura politica che “riavvicina” il cittadino. E per farlo cosa di meglio se non scomodare volti noti della politica locale, come l’ex consigliere regionale Roberto Bizzo e l’ex senatore trentino Ivo Tarolli? Già, perché nulla dice “rinnovo” come riciclare vecchie facce. Con-Partecipare può vantare già un bel centinaio di soci, pronti a “seminare” partecipazione nel terreno fertile di una società che diversamente sembra preferire il divano alle urne.

La prima puntata di questo show è già in calendario per settembre: un seminario sull’indebitamento. Ovviamente, nessuno osa dire che il Trentino sia la “maglia nera” in fatto di debiti, una notizia che rischia di disturbare anche i più abituati a discutere degli eterni “temi politici” a cui siamo assuefatti. Ma tranquilli, sarà solo l’inizio di una serie infinita di incontri su temi caldi, per tenere tutti ben informati e, soprattutto, ben distratti.

A guidare questa impresa, il signor Michele Buonerba, ex sindacalista e reduce dall’ultimo scontro elettorale con il Team K a Bolzano. A lui il merito di aver chiarito subito l’essenza del progetto: “Il nome è chiaro – dice – ma voglio precisare che non è un’operazione politica, bensì un lavoro di conoscenza, divulgazione e informazione”. Insomma, niente politica, solo cultura, ovvero tutto quello che finora non abbiamo avuto abbastanza per farci cambiare idea (o sentirci coinvolti).

Un’associazione che si presenta come il grande antitodo all’apatia elettorale, ma senza offendere le sacre caste politiche con le quali probabilmente convive e per le quali qualche socio famoso potrebbe pure tornare utile. Un’operazione di marketing civico che ricorda molto un vecchio trucco: quando il playground è sgonfio, basta gonfiare la palla con qualche slogan accattivante e un nome gentile per spingere la folla ad avvicinarsi di nuovo… almeno per un po’. E così, armati di buone intenzioni e qualche volto storico, si riparte da zero, con la promessa che questa volta si farà sul serio. O forse no.

Proposte per cittadini e decisori? Oh, certo, perché il messaggio, ci dice Buonerba, non è destinato ai semplici mortali, ma alla nobile classe dei decisori politici. Che sensibilità!

«Vogliamo mettere in evidenza alcuni aspetti cruciali del presente», annuncia trionfante, come se fossero segreti di stato, «che oggi sono sottovalutati, ma che rischiano di diventare sempre più critici in futuro». E quali sarebbero queste gemme di saggezza? Beh, l’invecchiamento della popolazione, ovvio, e la scarsissima attrattività del Trentino-Alto Adige per quella cosa tanto preziosa chiamata cittadinanza attiva.

Ah, la cittadinanza attiva, quella magica pozione che potrebbe salvare la regione dalla terribile carestia assistenziale e, come ciliegina sulla torta, impedire un crollo del Pil da far venire i brividi. Insomma, il Trentino-Alto Adige non può campare solo di turismo, quel settore così solido…

Sembra quasi un sogno: rilanciarsi, affrontare problemi nuovi con metodi nuovi e, ciliegina sulla torta, sfruttare le “ultime tecnologie”. Chissà quale sarà la prossima genialata, il tutto condito da un avvertimento apocalittico: «Altrimenti rischieremo di rimanere indietro». Come se non lo fossimo già abbastanza.

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