Ops o telenovela? Unicredit e Banco Bpm giocano a far slittare il gran verdetto come se fosse l’ultima puntata della stagione

Ops o telenovela? Unicredit e Banco Bpm giocano a far slittare il gran verdetto come se fosse l’ultima puntata della stagione

L’Europa giudica, il Tar decide, e Orcel spera

Il grande momento si avvicina: Unicredit e Banco Bpm, protagonisti della più lunga Ops della storia italiana (ormai più lunga de Il Segreto), attendono impazienti due date da segnare col circoletto rosso sul calendario: il 19 giugno e il 9 luglio.

Nel primo caso, l’Antitrust europeo si esprimerà sull’uso del mitico Golden power da parte del governo italiano: quel simpatico strumento che, tradotto in parole povere, vuol dire “qui comando io”. Dall’altra parte, il Tar del Lazio dovrà decidere se dare o meno ragione a Unicredit, che non gradisce quando lo Stato mette il naso nei suoi piani di conquista.

Ops: Offerta Poco Seguita

Fino a ora, questa offerta pubblica di scambio è stata accolta con un entusiasmo pari a quello per la pioggia in spiaggia. Le adesioni? Un numero da prefisso telefonico, dicono. Una situazione che alimenta l’ipotesi che il mercato, più che incerto, sia in pieno torpore estivo. La speranza è sempre quella: “Tanto si decide tutto all’ultimo”. Ma se l’ultimo è così simile al primo, allora c’è poco da decidere.

Castagna e l’arte dello snob elegante

Dal canto suo, Banco Bpm non è rimasto in silenzio. Il suo Amministratore DelegatoGiuseppe Castagna, ha gentilmente fatto notare che l’offerta di Andrea Orcel è a sconto, che manca un piano industriale, e che, sommando le due banche, non si ottiene certo un capolavoro, ma forse una bella confusione. Ah, e in più, Banco Bpm da solo rende quasi l’11%, altro che nozze.

Norme ballerine e strategie invisibili

Intanto, dopo sette mesi di “analisi strategiche”dialoghi criptici con il Mef, e rinvii eleganti, siamo ancora lì: ad aspettare un quadro normativo che somiglia più a un puzzle senza scatola che a una base solida per prendere decisioni. In tutto questo, Consob ha pure concesso una proroga, che però ha cambiato il quadro quanto una bustina di zucchero in un oceano.

Insomma: o si parte davvero, oppure questa Ops finisce nella cartella “rimandato a settembre”, come lo studente che non ha fatto i compiti ma spera ancora nel recupero.

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