Marco Cappato: La Toscana difende il diritto di morire, ma il Governo è in missione per eliminarlo.

Marco Cappato: La Toscana difende il diritto di morire, ma il Governo è in missione per eliminarlo.

«Le persone affette da sofferenze insopportabili e irreversibili dovrebbero già avere il diritto di essere aiutate a morire senza dolore, in tutto il Paese, non solo in Toscana. Ma in altre regioni, alcuni sono costretti ad aspettare anche 2-3 anni per ricevere una risposta». Una vera e propria lotteria del dolore, non credete? A dirlo è Marco Cappato, presidente dell’associazione Luca Coscioni, perché la benevolenza non dovrebbe avere confini, ma a quanto pare ha delle fermate. «Il sig. Daniele Pieroni, grazie alla legge freschissima approvata in Toscana, ha avuto invece la fortuna di ricevere una risposta rapida e chiara – prosegue Cappato – È questo che servirebbe in tutta Italia. Ma, invece di una legge nazionale che estenderebbe diritti già esistenti, il governo ha elaborato una proposta che non solo restringe, ma cancella i diritti attualmente in vigore. Sì, avete capito bene, un comitato etico nazionale che esclude le regioni, e pretendere che le cure palliative, anziché essere un diritto, diventino una sorta di obbligo sanitario per poter ottenere l’assistenza per terminare la propria vita». Se questo non è preoccuparsi del bene dei cittadini, non so cos’altro lo sia!

«Mi auguro che il Parlamento voglia discutere seriamente, senza veli ideologici, un tema di tale cruciale importanza, proprio come sta facendo il Parlamento francese e quello inglese», conclude Cappato, con la speranza di un futuro dove il diritto alla morte non sia un miraggio, ma un’opzione concretamente accessibile. Ma a chi serve realmente questa opzione, quando i cavilli burocratici possono traghettare un diritto in un’opinione? Ebbene, chi lo sa!

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