Via il settore solare, benvenuti nel glorioso mondo del biomedicale e, perché no, degli armamenti. È chiaro che investire in pannelli solari è decisamente sorpassato, mentre tagliare i costi e cambiare il modello di business per la vendita di software è dove il futuro ci chiama, o forse ci urla. Solidworld, l’illustre azienda delle soluzioni digitali 3D esperte in intelligenza artificiale, ha deciso di rivedere radicalmente la propria struttura e di intraprendere scelte industriali dedicate, non si sa bene a chi, per aumentare i margini e il benessere, se non economico, dell’umanità intera.
Il CEO, Roberto Rizzo, ci tiene a far sapere che il modello attuale non gli piace affatto. E perché mai dovremmo sorprendere? Durante l’anno 2024, l’azienda ha chiuso mantenendo praticamente lo stesso valore della produzione dell’anno precedente (66,2 milioni), ma con un bel salto dell’Ebitda a 6,5 milioni, rispetto ai 3,4 del 2023. Un guadagno tutto da ridere, quando si considera che l’incidenza è intorno al 10%. Ma ora è tempo di riorganizzare per il bene comune, non dimentichiamo!
Adesso la priorità è dismettere il ramo che produce i pannelli fotovoltaici evoluti. Chi se ne importa di cosa fosse un tempo? Solidworld, dopo averci investito tanto entusiasmo, pare aver finalmente capito che è un affare poco redditizio. Con ordini che si limitano a poche commesse di grande valore e alti costi di avvio, Rizzo non si lascia ingannare: “È un modello che non mi piace, quindi lo vendiamo”, afferma con l’entusiasmo di un venditore di auto usate. Certo, questa mossa porterà un utile negativo nel 2024, ma ehi, ci sono già offerte importanti da chi vuole comprarsi questo affare, quindi perché preoccuparsi? La prospettiva, dice lui, è “estremamente positiva”, perché nel mondo degli affari si vive sempre nel rosa.
Nel mentre, nuove opportunità si fanno strada, inaspettate solo fino a pochi anni fa, come gli enormi investimenti nel settore militare,abbracciati con calore grazie ai finanziamenti di Rearm Europe, quel piano di difesa comunitario che pare stia prendendo piede un po’ ovunque. Ma chi ha bisogno di energie rinnovabili con una situazione simile? I soldi per i fucili sembrano sempre più allettanti!
Ah, Bruxelles, la patria delle promesse e delle statistiche inflazionistiche! Chi avrebbe mai pensato che il PIL italiano, quel famoso indicatore economico che tutti amano citare, aumenterà di circa mezzo punto? Ma certo, perché non dovremmo gioire del fatto che insieme alla Francia siamo gli unici due Paesi europei con un’industria della difesa “praticamente completa”? Guardate quanto siamo bravi! Costruiamo navi, elicotteri, missili, e persino carri armati. Grande, vero? Grazie ai nostri “produttori di eccellenza” come Leonardo, Agusta, Oto Melara e Beretta. Ehi, chi ha bisogno di innovazione quando puoi produrre strumenti di guerra?
Ma non è tutto. Siamo anche dei geni nel mondo della stampa 3D! In effetti, ora siamo in grado di creare componenti per simulatori di veicoli blindati. Perché mai dovremmo usare metodi tradizionali quando possiamo stampare in 3D? Certo, Solidworld deve essere felice di sapere che la nostra parte di questo meraviglioso mercato militare è destinata ad aumentare dal 10% al 25% entro il 2025. Magari dovremmo tenere i festeggiamenti in onore di questa crescita… o meglio, solo se non distraiamo i tassisti diurno di Roma.
E parliamo anche del settore biomedicale, che insieme ai missili è la scintilla della nostra economia! Grazie a Bio3Dmodel, che si occupa di biofabbricazioni, stiamo ora stampando tessuti complessi, e chi lo sa, magari anche organi un giorno. Eccellente! Dopo tendini e altri pezzi di ricambio per esseri umani, ecco che arrivano le valvole cardiache. Certo, aspettano solo il “via libera” dalle autorità. Perché sì, chi non vorrebbe che un’autorità fosse l’ultima a decidere sul fatto che possiamo o meno avere un cuore nuovo?
Inoltre, stiamo cambiando il modo in cui ci occupiamo della cessione dei software per la stampa 3D. Sì, avete sentito bene! Chi ha bisogno di vendere quando puoi semplicemente noleggiare? Un’idea rivoluzionaria, o forse solo un modo astuto per mantenere il controllo sui clienti e il loro denaro. Rizzo ha sottolineato come questo approccio “gradito” consenta ai clienti di contenere i costi iniziali. Chiaramente, è molto più comodo spendere continuamente anziché una volta sola. E non possiamo dimenticare il fatto che il noleggio, con i suoi meravigliosi servizi di assistenza, permette a chiunque di fatturare di più nel lungo termine. Genius, right?
In conclusione, ci troviamo di fronte a un’epoca radiosa di opportunità nel mondo della difesa e del biomedicale, dove aumentare il PIL è come mettere un cerotto su una frattura. Ma chi siamo noi per criticare? Dopo tutto, stiamo semplicemente cercando di costruire un futuro… alla velocità della guerra.


