Merano, la giunta di Katharina Zeller promette di abbracciare tutti… ma chi lo crede?

Merano, la giunta di Katharina Zeller promette di abbracciare tutti… ma chi lo crede?

Finalmente, la giunta è fatta a Merano. Dopo un’infinità di disperate riunioni, chiacchierate e telefonate, Katharina Zeller ha finalmente la sua formazione, la quale sarà presentata martedì prossimo, proprio in tempo per il secondo giro di giostra al consiglio comunale. Potremmo dire che è tutto sotto controllo, ma in fondo sappiamo che è solo l’inizio di una danza di potere che è cominciata con un battito di ciglia e un pizzico di astrazione. “Era chiaro fin dall’inizio che doveva andare così”, ha dichiarato la sindaca, quasi come se avesse predetto il suo stesso futuro. Che tempistiche divine! E ora, con una giunta ‘equilibrata’ (leggi: un bel mix di interessi), i lavori possono finalmente cominciare.

In questa opera di equilibrismo politico, la vera star è il signor Nerio Zaccaria, che avrà il prestigioso onore di diventare vice-sindaco. Ora, giusto per non lasciarci sfuggire il senso della grande distribuzione di potere, ecco che la Svp ottiene quattro assessorati, mentre i restanti tre stanno a rappresentare, in ordine sparso, Alleanza per Merano, Pd e Merano Coraggiosa. Geniale, vero? Decisamente una rivoluzione in salsa locale.

Ma c’è di più! Non dimentichiamoci del ruolo fondamentale delle civiche. Zaccaria, in quanto rappresentante della coalizione, ha avuto il compito (che sicuramente ha preso sul serio) di mediare tra le “Civiche” che, si sa, rappresentano la maggioranza italiana della città. “Non possiamo interrompere un patto di collaborazione”, ha affermato, mentre gli altri si stavano chiedendo se il ‘patto’ fosse più forte della volontà della sindaca di escludere La Civica per Merano dalla giunta. Certo! Perché alla fine basta un pizzico di dialogo e un po’ di serenità, e tutto si risolverà da solo, giusto?

Ah, la politica! “Credo di poter dire che abbiamo concordato un percorso che potrebbe portarli a sostenere la maggioranza.” Ma solo se gli animi si calmano, eh? Perché, si sa, il trauma del risultato elettorale è una ferita profonda. Ma ci sono opportunità, per non buttare a mare anni di fatiche civiche! E chissà, con un po’ di fantasia, potremmo pure vedere come dare concretezza a questo sogno. Oggettivamente, non c’era spazio per tutti in giunta, ma di questo, è chiaro, tutti erano al corrente. Zaccaria ha trovato in Zeller una certa disponibilità, quasi come a dire: “Non ti preoccupare, abbiamo tutto sotto controllo.”

Ah, che meravigliosa complessità della politica! Siamo partiti con Alleanza per Merano nella giunta, ma chiamiamola pure un’inaugurazione cauta: la porta resta aperta come un ristorante con lo staff in pausa pranzo.

Le parole della sempre pragmatica Beatrice Calligione (Civica per Merano) sono un vero inno all’ottimismo: “Stiamo ancora lavorando per una soluzione comune”. Ma, meraviglia delle meraviglie, sembra che il “lavoro” sia più mirato a tirare a campare piuttosto che a concretizzare qualcosa di tangibile. Martedì sera, Katharina Zeller chiederà al consiglio comunale di approvare il suo programma e la giunta, avvalendosi di un’immensa forza di 20 consiglieri – un vero colosso, non c’è che dire.

Vedremo però che ci si metterà intorno a un tavolo per “integrare” il programma della sindaca. Un’operazione delicata come ciambella calda da servire a un circo; Zaccaria si premura di chiarire che ci sono “molti progetti già iniziati e molti altri che servono al futuro della città” – perché il futuro di Merano si costruisce sulla base di buone intenzioni.

Il segretario di circolo del Pd, Giuseppe Panusa, non può che manifestare il suo “cauto ottimismo”. È tutto un grande classico: mai esagerare, mai stravolgere le aspettative. Ma i pesi e le deleghe da una parte all’altra del tavolo saranno un vero dilemma di diplomazia.

E non dimentichiamoci del nuovo vicesindaco: Nerio Zaccaria di Alleanza per Merano, l’uomo forte in tandem con la vittoriosa Katharina Zeller. Merano decide di spostarsi a destra, e i Verdi si sono lasciati andare a un’analisi lucida e a tratti divertente: il parallelo con il governo provinciale e quello comunale di Bolzano è impressionante!

Ma accennare a politiche verdi è un conto; attuarle nel mondo reale è ben altra sfida. Annunciare è facile, fare è un’arte che manco i migliori artisti del circo potrebbero pretendere di dominare. Dobbiamo solo aspettare e vedere come si svilupperanno questi progetti, o se rimarranno solo bei discorsi da bar. In fondo, la politica è il miglior teatro in città.

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