Ah, la marcia nazionale per la Palestina, un evento così atteso che i cittadini di Bologna possono persino vederlo esposto come un gigantesco striscione sulla facciata di Palazzo d’Accursio. Certo, chi non vorrebbe una bella frase che urla “Fermate il Governo di Israele – Save Gaza”? Un’idea geniale, che scintilla di reale impegno…o forse è solo un altro tentativo di mettersi in mostra? Ma andiamo avanti.
Il Comune di Bologna, nella sua infinita saggezza, ha deciso di appendere questo striscione proprio dopo aver interrotto le relazioni istituzionali con il governo di Israele. Un gesto che di certo non ha alcuna connotazione politica, no, assolutamente! È solo un modo per ribadire alla comunità internazionale che le violenze a Gaza devono finire. Mentre noi, naturalmente, continuiamo a prenderci un caffè e a scrivere comunicati. Bravo, Comune, bel colpo!
Nella frenesia del momento, il Comune di Bologna ha deciso di sposare la causa della marcia di Monte Sole, proposta dalla sindaca di Marzabotto e dal celebre Comitato per le Onoranze ai Caduti. Un’iniziativa che, evidentemente, ha preso piede durante i festeggiamenti per l’ottantesimo anniversario della Liberazione. Perché si sa, non c’è niente di meglio che commemorare la Libertà con endorsement politici travestiti da eventi pacifisti.
Ma procediamo a vedere quali grandi obiettivi si prefiggono: chiedere al Governo italiano di utilizzare strumenti politici, diplomatici ed economici per fermare la violenza. Certo! Non si può pretendere che un governo agisca in modo coerente o efficace su una questione tanto delicata. Ricordiamo che l’obiettivo principale è far tacere le armi e fermare le deportazioni a Gaza, ma anche liberare gli ostaggi – un dettaglio che non si può mai trascurare. E, ovviamente, non dimentichiamo la chiamata a riconoscere lo Stato di Palestina accanto a quello di Israele. Perché rendere le cose complicate si sa, è il modo migliore per raggiungere la pace.



