Veneto, elezioni comunali: la parata dei sindaci freschi di nomina in un voto che manco si notava

Veneto, elezioni comunali: la parata dei sindaci freschi di nomina in un voto che manco si notava

Più di 56mila elettori veneti si sono trovati a dover scegliere il loro sindaco. Nove comuni al voto, un numero risicato che merita una spiegazione: sono stati coinvolti solo quei comuni messi sotto commissariamento, o perché la giunta è sprofondata nel baratro prima della scadenza naturale, o perché il primo cittadino ha deciso di farci un tragico passo indietro. I nove comuni in questione – due in provincia di Belluno, uno nel Padovano, uno in provincia di Rovigo, uno nel Trevigiano e addirittura due nel Veneziano e nel Veronese – hanno colto l’occasione della prima finestra elettorale utile ed è stata primavera. Ma, ahimè, per le elezioni regionali in Veneto si dovrà attendere l’autunno, senza ancora una data certa. Certo, il Consiglio di Stato ha avvisato che non si potrà andare oltre domenica 23 novembre, perché la suspense chiama, evidentemente.

Passando alle sfide più emozionanti – se mai ce ne fossero in queste amministrative – si annoverano quelle del Veneziano: Santa Maria di Sala ed Eraclea. Nel primo, gli elettori hanno splendidamente deciso di premiare Alessandro Arpi, in grande stile con il suo plotone di alleanze tra FdI, Lega, Generazioni per Crescere e Indipendenza Veneta. Non proprio un personaggio d’impatto, insomma, capace di superare l’ex sindaca Natascia Rocchi, che ci ha provato con Forza Italia, Alternativa Civica e Progetto Rinascita Comune, e Massimo Iovine del centrosinistra. E chi lo avrebbe mai detto? La Rocchi è stata battuta addirittura dal suo ex vicesindaco, che ha avuto l’ardire di vincere senza nemmeno passare dal ballottaggio!

Ma non finisce qui! Andiamo a Eraclea, dove la situazione si fa ancor più interessante: dal 2019 sono già stati commissariati due volte. Qui, quattro sfidanti si sono lanciati nella mischia: Danilo Biondi (Progetto Comune lista civica), Valentina Doretto (Un’altra Eraclea lista civica), Flavio Perin (Eraclea-Insieme si cresce) e Nadia Zanchin (Lega, Fratelli d’Italia e Noi Moderati). Facciamo un enter per il dramma della scelta, perché alla fine è emersa Zanchin! Lei è la nuova sindaca di Eraclea, insomma, chi lo avrebbe mai pensato? E così, con queste elezioni, si scrive un altro capitolo della nostra amata epica politica locale.

Una grande rivincita per l’avvocatessa di 49 anni, eh? Chi l’avrebbe mai detto? A dicembre, la sua ex maggioranza l’aveva abbandonata, ma ora sembra che il destino si sia messo in marcia per regalarle un trionfo, o almeno così le piace pensare.

Ma aspettate, ci sono anche gli altri comuni al voto! Ecco un elenco che sembra uscito da un concorso dicciria a qualche festa paesana: San Nicolò di Comelico, Sospirolo, Borso del Grappa, Ospedaletto Euganeo, Bevilacqua, Castagnaro e Porto Viro. Cosa, non vi eccita almeno un po’?

In Belluno, i primi verdetti sono arrivati e, sorpresa sorpresa, c’erano solo un paio di candidati per comune. E chi ha vinto? Ovviamente, i due che hanno saputo arrivare al fantomatico quorum. In San Nicolò di Comelico e Sospirolo, i nuovi sindaci sono ora Davide De Rigo Cromaro (Obiettivo in Comune) e Livia Cadore (Progetto Sospirolo). Complimenti vivissimi per il loro coraggio!

A Padova, Fabio Vigato (Rinascita civica) ha trionfato con un incredibile 41,35% dei voti. Il suo avversario? Fermo al 29,98%. Grazie per il dramma, non ce n’era davvero bisogno!

In Rovigo, la serata si fa interessante: Mario Mantovan (Viva Porto Viro) ha battuto il suo concorrente Stefano Permunian con la bellezza di sette voti. Sì, avete capito bene, solo sette! 2.530 voti a favore di Mantovan, un trionfo stratosferico, pari al 38,63%. Un pugno di sabbia in un mare di indecisione!

Passiamo a Treviso, dove Fiorella Ravagnolo della lista civica “Borso con Fiorella” si è guadagnata la corona di prima donna sindaco di Borso del Grappa. Se non fosse per il fatto che ha battuto la rivale Lisa Celotto, sostenuta da Lega e Fratelli d’Italia, sarebbe davvero un colpo di scena. Ma ahimè, con ben il 48,47% di astensionismo, sembra che ci sia stata più gente in fila per i gelati che alle urne!

In Verona, si festeggia l’affermazione di Marco Alessandro Grazia (Progetto comune per Bevilacqua e Marega), che ha conquistato il 52,40% dei voti. E non dimentichiamoci di Jonathan Modenese (Progetto civico per Castagnaro e Menà), che ha vinto con un margine di soli tre voti. Se questa non è un’epica battaglia, non so cosa lo sia!

Insomma, un weekend elettorale che ci ha regalato emozioni da far venire i brividi, vero? I comuni si sono battuti come gladiatori e noi guardiamo, divertiti, come se fosse una soap opera. Chissà quali ulteriori drammi ci riserverà il futuro!

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