Dimmi chi perdoni e ti dirò chi sei. In un solo giorno, Donald Trump ha deciso di fare il Babbo Natale, concedendo il perdono presidenziale a ben 25 persone e commutando le pene ad altre 9. Se c’è un messaggio nascosto in questo gesto, è chiaro che il capo della Casa Bianca ha una particolare affinità con evasori, truffatori, ladri di beni pubblici e politici corrotti. Magari perché alcuni di loro lo sostengono e finanziano le sue scorribande elettorali. Ma andiamo avanti.
Fra i graziati, risaltano nomi illustri come quello dell’ex rappresentante repubblicano di New York, Michael Grimm, e dell’ex governatore del Connecticut, John G. Rowland, entrambi condannati per frode fiscale. C’è anche Jeremy Hutchinson, che ha trascorso 4 anni in prigione per aver accettato bustarelle mentre era senatore in Arkansas. Ma non finisce qui: i coniugi Julie e Todd Chrisley, due star televisive, sono stati graziati dopo aver truffato il fisco e le banche per 30 milioni di dollari, giocando a fare la bella vita.
E non dimentichiamo Earl Lamont Smith, un sergente della riserva e fervente sostenitore di Trump, che nel 2010 ha pensato bene di rubare migliaia di computer di proprietà del governo per rivenderli, incassando il guadagno come un vero imprenditore del crimine.
Dulcis in fundo, Trump ha grazia anche per Imaad Zuberi, un grande donatore che ha avuto il “merito” di essere condannato a 12 anni di carcere per violazione della legge sul finanziamento elettorale e ostruzione della giustizia. Ma ci si deve aspettare di tutto in questa grande commedia che chiamiamo politica americana.
Un caso particolare e controverso è quello della commutazione di sei ergastoli per Larry Hoover, fondatore della nota gang Gangster Disciples di Chicago. Questo tizio è in carcere dal 1997, condannato per omicidio, estorsione e spaccio, e ora ha 74 anni. Nonostante le fortune di Trump vogliano farlo sembrare un eroe, Hoover ha ancora 200 anni di condanna da scontare per le sue gesta. Uno dei più accaniti sostenitori del suo perdono? Il rapper Kanye West, che, quando si è trovato a palazzo, ha dovuto fronteggiare la risposta di Trump: “Chi è? Cosa ha fatto?”.
Che meraviglia! È sempre affascinante vedere come certi argomenti riescano a tornare in auge come un brutto sogno che non riesci a scacciare. La politica? Oh, il vero spettacolo! Ed eccoci qui a sorbirci le stesse dinamiche senza tempo, come se non ci fosse mai stato un futuro migliore da sperare.
Ci sono notizie di **politici** disposti a promettere cambiamenti epocali, mentre nel frattempo si scambiano favoretti tra di loro come se fossero caramelle. Ma certo, la cosa più affascinante è che il popolo rimane perplesso, come se avessero appena scoperto che il mondo è rotondo.
Contraddizioni Imbarazzanti
È come se gli stessi che predicano bene, magari per qualche voto in più, nel momento cruciale si comportassero come se tutto ciò che avevano detto non contasse. E le loro promesse? Oh, quelle sono un po’ come le stelle cadenti: affascinanti, ma ci vuoi credere?
Prendiamo ad esempio il dibattito sulle tasse. Da un lato, ci sono **esperti** che ti raccontano come le tasse siano necessarie per il bene comune, dall’altro ci sono i soliti noti a cercare di evitare di pagare il dovuto come se fosse un gioco da tavolo. Ah, la coerenza! Un concetto così apprezzato, ma così rara.
Il Gioco delle Politiche
La verità è che tutto si riduce a un grosso gioco di prestigio in cui i burattini danzano in base ai fili invisibili delle lobby e dei poteri forti. Ogni tanto, i cittadini si illudono di avere voce in capitolo, ma è solo una bella illusione. Quando mai i voti contano davvero, se non per il prossimo selfie in campagna elettorale?
I dibattiti accesi sui social? Certo, sono un ottimo modo per spendere tempo, proprio come scorrere interminabili video di gatti. Ma alla fine, quanti di noi credono davvero che il mondo cambierà con un hashtag? Beh, lo scopriremo probabilmente nella prossima edizione delle promesse irrealistiche!
Conclusioni Amare
In fin dei conti, la politica continuerà a essere un palcoscenico in cui le stesse recite si ripetono, con attori diversi ma copioni sempre identici. E noi, gli spettatori, saremo qui, a ridere amaramente di quanto sia divertente e, allo stesso tempo, tragico. Come diceva qualcuno, il mondo è un palcoscenico e gli uomini e le donne sono solo attori, ma che spettacolo, che spettacolo!



