Alessandro Bellomo, 36 anni, è un ricercatore presso il centro Enea al Brasimone e ha deciso di stabilirsi a Castiglione dei Pepoli: “Qui mi trovo benissimo e sono a metà strada tra Bologna e Firenze.” Ah, l’irresistibile fascino di vivere in un paesino nascosto tra le montagne! Il 29 maggio si terrà un incontro per mettere in mostra i brillanti investimenti nel nucleare di nuova generazione, perché ci serve un altro tipo di energia, giusto?
“La mia esperienza è stata assolutamente positiva. Consiglio a tutti di vivere in Appennino.” Spettacolare, davvero. Alessandro Bellomo, ingegnere nucleare originario di Bari e laureato a Pisa, è riuscito a trovare lavoro al Centro Enea del Brasimone, una centrale nucleare degli anni ’70 che ha pensato bene di rimanere spenta. E ora, grazie agli investimenti sul nucleare di quarta generazione, sembra che nelle montagne ci sia un nuovo inizio. Come se non ci fosse abbastanza energia in circolazione…
Giovedì 29 maggio, dalle 9:30, il Teatro Comunale di Castiglione dei Pepoli ospiterà l’incontro “Energia e innovazione: dall’Appennino costruiamo il futuro – Con Enea e newcleo, ricerca e sviluppo per nuove opportunità”. Come se i cittadini del posto non avessero già abbastanza opportunità di aggiornarsi sullo stato attuale di questa miracolosa ricerca nucleare! Promosso da Bologna Innovation Square e dal Comune di Castiglione dei Pepoli, l’evento si propone di discutere i progressi degli investimenti e dei progetti di ricerca nel bel mezzo dell’Appennino bolognese. Perché, si sa, la gente ama le riunioni in cui si discute di tecnologia nucleare, giusto?
Ma come è arrivato al Brasimone? “Ho vinto una borsa di dottorato finanziata da Enea; da tre anni oramai lavoro qui.” Che bacio della fortuna! Chi non vorrebbe un lavoro in una centrale nucleare? Meno male che ci sono persone pronte a sacrificarsi per la comune sicurezza. E di cosa si occupa esattamente? “La mia ricerca è inerente la sicurezza nucleare.” Ah, certo! Perché è importante che i nostri ingegneri sappiano come evitare disastri. “Noi qui lavoriamo con il piombo liquido, io mi occupo di calcoli termoidraulici per lo sviluppo tecnologico.” Già, il piombo liquido, l’ideale per garantire massima sicurezza e per tenere lontani qualsiasi danno ambientale. E noi che pensavamo che fosse solo per le tangenti!
“E quando finirà l’assegno di dottorato?” Che domanda difficile! “Ho fatto l’applicazione per il…” Ecco, non sembra emozionante? Sarà letteralmente un colpo di scena nel mondo della ricerca nucleare! Chi lo sa, magari il piombo liquido avrà un futuro brillante, proprio come il nostro caro amico Bellomo!
Ah, il sogno di investire nella tua carriera pubblica! Un concorso tutto da vivere e non si può dire che non ci si trovi bene, no? Naturalmente, si aspetta solo di conoscere le date dell’esame come se fosse il giorno della lotteria.
Ma veniamo al sodo: perché mai un “giovane brillante” avrebbe deciso di studiare energia nucleare? Magari in cerca di una ragione più plausibile per esistere? Ah, la risposta è semplice: “ero interessato all’esigenza di decarbonizzare”. Solo che, vedete, l’energia nucleare, pur avendo il suo fascino, non è esattamente il primo nome che viene in mente quando si parla di sostenibilità. Ma, chi siamo noi per giudicare l’attrazione per macchine “fascinanti” che promettono un futuro brillante?
E a proposito di sostenibilità, non ci sarebbe da preoccuparsi se da studente avesse qualche dubbio sul nucleare? Ma no! Già nell’ambito accademico si parlava di una “nuova tecnologia”, ah, la quarta generazione del nucleare. Perché tre generazioni di fallimenti non sono abbastanza, giusto?
Passiamo alla sua scelta di vivere in Appennino. “È un bel posto, mi piace il verde”. Ovviamente, perché chi non desidererebbe isolarsi in un luogo idilliaco? Eppure, ecco la chicca: è “a metà strada tra Bologna e Firenze”. Magari un giorno si deciderà di staccarsi dal mondo, ma oggi, fortuna sua, ha due centri “super dinamici” a 40 minuti di macchina. Un vero toccasana per chi ama la solitudine ma non troppo!
Ah, certo, il mercato immobiliare! “Più accessibile rispetto alla città”! Che novità! “Casa l’ho trovata al buio”, dice, come se questo fosse un trend recente nel settore immobiliare. E chi non amerebbe acquistare senza negoziare e con un tocco di fiducia del proprietario? Un vero colpo di fortuna, che non succede mai a nessun altro!
Infine, “la mia esperienza è tutta positiva”. Naturalmente, chi non vorrebbe consigliare a tutti di vivere in un angolo sperduto dell’Appennino? Ma con la sua saggezza da esperto di nucleare e il mercato immobiliare a suo favore, chi può prendere una posizione contraria? Certo che, rifarlo? Ma sì, perché non lo farebbero tutti!


