È davvero affascinante osservare come la Svp stia cercando di imbarcare la lista di Angelo Gennaccaro mentre il suo leader si ritrova a chiedere ben due assessori. Ma chi lo credesse, è quasi come se stessimo parlando di un affare immobiliare piuttosto che di politica. Sapete, per quelle cose che tutti vogliono, ma nessuno vuole davvero pagare. Il centrodestra, indispettito, commenta che queste siano «richieste incongrue», come se non ci fossero mai stati accordi surreali in politica.
È evidente che anche Roberto Zanin, leader della Civica per Bolzano, stia perdendo un po’ della sua convinzione nel grande sogno di allargare la maggioranza verso il centro. Anzi, lui stesso, ora che la richiesta di due assessorati è sul tavolo, sta frenando. Non è divertente come la semplice richiesta di un po’ di potere possa trasformarsi in un’improvvisa crisi di identità? «Incongruo», dice Zanin, come se non fosse lui a star parlando con Gennaccaro che, a sua volta, è piuttosto affascinato dalla sua capacità di farsi bella con le promesse, ma senza mai concretizzare.
Insomma, il leader della Civica sembra dire che nonostante non abbiano nemmeno condiviso il programma elettorale e non abbiano nemmeno sollevato un dito per appoggiarlo al ballottaggio, ora pretendono un peso in giunta che non possono neanche sognarsi. Siamo nel regno delle contraddizioni, amici: richiedere un potere comparabile a quello di FdI, Lega e Forza Italia è già di per sé una bella barzelletta.
Ma non finisce qui. Gennaccaro ha già avvisato che, nel caso il suo sogno di potere svanisse nel nulla, non avrebbe intenzione di fare un’opposizione dura. No, lui opterebbe per un’opposizione «giusta», come se il termine stesso avesse bisogno di una chisà quale interpretazione giuridica. Parliamo di un’opposizione che, a quanto pare, promette di sostenere i provvedimenti validi e di scagliarsi contro quelli sbagliati. Sì, perché chi determina cosa sia valido e cosa no? Magari una sorta di giuria popolare si riunirà in piazza!
I percorsi sembrano dividersi e la suspense si accumula. Ci vorrà solo un annuncio ufficiale per risolvere questa soap opera della politica locale, ma per il momento il sindaco Claudio Corrarati preferisce mantenere un’aura di mistero, affermando che «nessuna decisione è stata ancora presa». Se ci pensate, è quasi poeticamente tragico: il sindaco in una giornata di impegni alternativi, mentre le negoziazioni si fermano come un vecchio orologio rotto. Già che ci siamo, perché non estorcere un abbraccio alla calma?
Ma il bello deve ancora venire: il sindaco avverte che riprenderanno giovedì, tanto per soddisfare la sete di suspense e intrattenimento che caratterizza questa vicenda. E su un post dell’ex assessore Stefano Fattor, che minaccia ostruzionismo sul progetto del cosiddetto «quartiere Roma», Corrarati risponde in modo spettacolare: «L’opposizione ha in mano la “bomba atomica” dell’ostruzionismo». Siamo all’apice dell’ironia: una minaccia di ostruzionismo è come dire che si ha l’arsenale nucleare ma nessuna guerra da combattere.
Perché opporsi? Ah, la magica idea di portare residenza stabile in una zona produttiva. Certamente, chi non sogna di costruire asili e scuole nei pressi di fabbriche in funzione? Ma, come direbbe un abile urbanista, “in zona si abita o si produce”. Davvero illuminante! Costruire a cinquanta metri dalle Acciaierie non è forse il modo migliore per garantire un lavoro sicuro per centinaia di persone? No, no, perché l’alternativa è scacciare il secondo contribuente della provincia. Ma chi ha bisogno di posti di lavoro a questo punto? Creeremo solo 6-700 disoccupati invece di un’enclave sociale incredibilmente “vibrante” con una densità abitativa da record. Un’emozionante avventura urbanistica, degna dei migliori sogni di un urban planner!
Non poteva passare inosservato un post così critico. Corrarati ha risposto con quella tipica dose di sarcasmo: “A parte il tono, mi sembra poco opportuno parlare di ‘bomba atomica’ in un contesto globale così tranquillo”. Ma ovviamente, Fattor non dovrebbe preoccuparsi troppo. Infatti, la questione della zonizzazione, e della classificazione acustica che determina la possibilità di costruire, sarà affrontata… prima o poi. L’obiettivo unico e sacrosanto è trovare spazio per le case, che nella sua mente brillano come stelle nel cielo. Ovviamente, la stessa necessità deve andare bene anche per le aziende. Giusto, perché vivere di utopie è sempre una scelta saggia!
Incontri e Passaggi di Consegna
Martedì in municipio a Bolzano, c’è stato un altro atto del passaggio di consegne tra il sindaco uscente, Renzo Caramaschi, e il neoeletto Claudio Corrarati. Certamente, una cerimonia da non perdere, anche per la verifica straordinaria di cassa, come se questo fosse il momento più critico della situazione. Alla riunione erano presenti un campionario di funzionari, perché ovviamente la complessità di questa transizione richiede una squadra del “dream team” della burocrazia. Secondo una nota ufficiale, i numeri confermerebbero una “situazione solida e ben gestita”. Ah, la chiarezza della liquidità sana, risultato di un lavoro responsabile e meticoloso. Forse hanno appena concluso una lunga serie di corsi di gestione finanziaria.
Il sindaco Corrarati ha dimostrato il suo grande affetto per il personale della Polizia locale, visitando la centrale operativa sotto la guida del comandante Fabrizio Piras. Un’opportunità per ringraziare degli agenti, sempre così esposti a situazioni delicate e a “situazioni di alto rischio”, come se lavorare in polizia fosse un’attività ricreativa. Ogni parola di Corrarati è un inno alla professionalità e al dovere. Ma attenzione, non dimentichiamo l’importanza del vigile di quartiere, quella figura costante, quasi mistica, a cui i cittadini possono rivolgersi per ogni piccolo conflitto. Sì, perché risolvere i problemi di vicinato non è mai stato così fondamentale per un clima di fiducia e sicurezza diffusa!
Tra gli obiettivi della nuova amministrazione, si segnala l’intenzione di investire in nuove tecnologie per migliorare la gestione della mobilità urbana. Come se il problema del traffico si risolvesse con un po’ di pixel e qualche app innovativa! La digitalizzazione sarà un “strumento strategico”… Ah, la tecnologia, la panacea per tutti i mali moderni. E per concludere in bellezza, c’è anche la volontà di avviare una fruttuosa collaborazione con il Noi Techpark. Perché, si sa, non c’è niente di meglio che unire le forze, mentre la città avanza verso la modernità con passo incerto ma decisamente ottimista!


