San Giovanni Rotondo: il sindaco Barbano si dimette, certo ché è “responsabilità” — ma la città trema per il Giubileo in arrivo.

San Giovanni Rotondo: il sindaco Barbano si dimette, certo ché è “responsabilità” — ma la città trema per il Giubileo in arrivo.

Il sindaco di San Giovanni Rotondo, Filippo Barbano, ha deciso di abbandonare la nave mentre il mare diventa tempestoso. Ha presentato le sue dimissioni la sera del 26 maggio, facendo eco a un ‘senso di responsabilità’ che probabilmente ha sentito vibrare in modo piuttosto ironico, considerando le circostanze. Ora, ha 20 giorni per ritirarle, salvo cui la città potrebbe trovarsi a affrontare un commissariamento che aggiunge una bella dose di ingredienti al cocktail già frizzante del Giubileo.

Ah, il Giubileo! Che grande opportunità per riflettori e finanziamenti! Scommettiamo che qualcuno ora si starà domandando: “E tutti quei fondi promessi per i vari progetti, che ne sarà?” Già, perché se Barbano non fa retromarcia, ci troveremo a gestire un bel guazzabuglio burocratico. E a chi non piace un po’ di confusione, giusto?

Il fatto che Barbano avesse minacciato dimissioni già il 5 maggio, dopo qualche polemica interna alla sua coalizione, non sorprende affatto. Un’amministrazione pentastellata in piena fibrillazione, che sa come intrattenere il pubblico, ancor prima che il consiglio comunale lo facesse. Ricordiamoci poi dell’epico episodio di un consigliere comunale del M5s aggredito dal presidente del Consiglio comunale. Già, quando la politica diventa teatro, l’applauso è assicurato!

Ma torniamo a Barbano, che, con un’affermazione degna di un drammaturgo, ha detto: “Queste dimissioni erano preannunciate per richiamare tutti al senso di responsabilità che in tanti avevano chiesto a me.” Ma certo, chi non ha bisogno di un bel richiamo di responsabilità, soprattutto quando si è in ballo con un bilancio e una manciata di progetti da realizzare? Non c’erano ‘le condizioni per proseguire’, ma ci sono sempre ‘le condizioni’ per creare la confusione.

In un colpo di scena che definire imprevisto è forse un eufemismo, Barbano inizierà le consultazioni per vedere se può mettere insieme una nuova maggioranza. Magari un accordo programmatico anziché politico. Geniale, vero? Andiamo avanti solo se ci saranno le condizioni! Altrimenti, come dice lui, “la nostra esperienza finisce qui.” E, giusto per certificare il pensiero, chi non ama una bella chiusura drammatica?

Chi avrebbe mai pensato che Mimmo Longo e Mimmo Gemma di Forza Italia e Noi Moderati potessero esprimere interesse nel sedersi accanto al M5S? Certo, le loro dichiarazioni nelle ultime settimane sembravano più che altro un tentativo di flirt politico, ma la vera domanda è: chi riesce a mantenere la faccia durante un ballo dove la musica non è per nulla favorevole?

Il nostro caro amico Longo potrebbe trovarsi in un bel pasticcio. Il suo partito, infatti, ha l’illuminante idea di vietare qualsiasi supporto all’amministrazione dei pentastellati. Un piccolo dettaglio, non credete? Cosa sono, due dettagli in un mare di contraddizioni? Essa offre un grande spettacolo: un circo di lotte interne e alleanze improbabili.

Nella grandiosa arena della politica foggiana, sarà davvero affascinante osservare come si muoverà Longo. Potrebbe essere più astuto e frastagliato di quanto si pensi, oppure il suo tentativo di accaparrarsi una poltrona potrebbe rivelarsi solo un sogno delicato, destinato a infrangersi contro gli scogli di una realtà politica ben più complessa.

Insomma, è tempo di prepararsi allo spettacolo. La scena è pronta, i protagonisti sono in attesa: chi si spaccherà in nome della coerenza e chi, invece, danzerà sull’orlo dell’incoerenza? La politica, come sempre, sa regalare colpi di scena difficili da prevedere.

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