Scusate, ma chi ha deciso che il signor Marcello Dell’Utri avesse il diritto di insegnarci come comportarci? A quanto pare, ogni mese, il dodicesimo giorno è dedicato a una messa in onore del compianto Silvio Berlusconi, e il nostro caro ex senatore ne è così colpito da sognarlo quasi ogni notte. Gli dobbiamo davvero credere, o è quello che ci si aspetta da lui per mantenere viva l’illustre memoria di un uomo che ha fatto tanto per la politica italiana?
Quindi, nell’era in cui dovremmo avanzare e abbracciare il futuro, eccoci qui, bloccati a rievocare il passato come se fosse un film cult. “Fai il bravo”, dice Berlusconi, ma cosa significherà mai? Forse smettere di fare ironia su chi inneggia alla libertà politica mentre celebra i riti del passato? O forse significa che dovremmo semplicemente inchinarci e dimenticare tutte le contraddizioni di un’epoca che non vuole lasciarci in pace.
Nel frattempo, mentre il signor Dell’Utri si perde nei sogni, noi ci chiediamo: ci sarà mai un “Miracolo Milano”? O è solo il titolo di un libro scritto da chi aveva bisogno di fondare un monumento alla nostalgia? È un gioco di specchi: rendere grande ciò che è stato, mentre il presente continua a deludere.
