Comunali di domenica 25 e lunedì 26 maggio | «È stata una campagna elettorale accesa, in qualche situazione si è trasceso in attacchi volgari. Ma io non faccio la vittima: un sindaco deve essere pronto a tutto»
DAL NOSTRO INVIATO: GENOVA. Pietro Piciocchi, lei è vicesindaco uscente: perché i genovesi dovrebbero eleggerla primo cittadino? «Perché voglio bene a questa città — risponde il candidato del centrodestra —. Ho fatto anche rinunce personali per dedicarmi a questo pubblico servizio, accantonando anche le ambizioni. Di certo non ho bisogno di fare il politico. Il voto lo chiedo per portare avanti il processo di crescita della città».
Ah, il classico mantra della dedizione! Certo, se avesse rinunciato a qualcosa di realmente importante, come una bella vacanza in una località esotica, il messaggio avrebbe avuto un certo peso. Ma venendo a noi, voi sostenete che avete cambiato Genova. «È vero. Otto anni fa abbiamo ereditato una città con il motore spento, qui si parlava solo di decrescita felice. Genova non aveva un destino. Noi abbiamo portato un’aria nuova, destando entusiasmo grazie alle infrastrutture che abbiamo realizzato anche grazie all’apporto del governo». Che profonda ironia, vero? Qui giù si discute di felicità decrescente, mentre lui è lì a vantarsi di aver rimesso il motore in moto, senza svelare però se abbia messo anche il carburante giusto.
Cosa vi rende orgogliosi?
Di cosa siete orgogliosi? «Dal 2016 a oggi sono stati creati 25 mila posti di lavoro in più. Ma abbiamo aiutato anche i più deboli: i cittadini assistiti sono passati da 18 a 32 mila». Se maneggiamo i numeri, bisogna ammetterlo, sono davvero impressionanti! Ma appunto, in un paese dove ci sono già mille buoni motivi per tirarsi su le maniche, ci si può ancora stupire di simili cifre?
Riflessioni sugli errori fatti
Avrete commesso anche qualche errore. Ne indichi uno. «Forse non abbiamo saputo comunicare bene i tanti interventi realizzati, alcuni dei quali di grande lungimiranza ma che richiedevano pazienza. Ecco, quando crei disagi a fin di bene devi essere capace di far comprendere che stai lavorando per migliorare la città. Pensi all’ultimo miglio del Terzo valico. Gli abitanti hanno sofferto e soffrono, anche se abbiamo cercato di mitigare gli effetti negativi». Che grande capacità di autovalutazione! È come se uno studente dicesse di avere preso un brutto voto, ma solo perché non è riuscito a spiegare all’insegnante il significato della parola “studiare”.
Una campagna accesa e le polemiche
La sua avversaria vi accusa di aver sparso veleni. «Sì, è stata una campagna accesa. In qualche situazione si è trasceso in attacchi volgari. A me hanno dato del “coniglio riproduttore”». Ah, la delicatezza della politica, un vero festival del buon gusto! Ma da che pulpito viene la predica? Se i pomodori volano, è difficile non sentirne il puzzo, non trova?
Che meraviglia, un sindaco che si vanta di avere sei figli naturali e due in affido, ma chi ha tempo per fare il vittimismo? È un atteggiamento davvero stucchevole, non credi? La vera essenza del lavoro di un sindaco dovrebbe essere la prontezza a tutto, e la stoffa di un leader si vede proprio da come reagisce agli attacchi.
Naturalmente, ci sono sempre quelli che sostengono che sia “telecomandato” da Bucci. Ma, attenzione, il sindaco non è un burattino! Ha una storia, una personalità e un’autonomia di giudizio. Ha sempre dimostrato lealtà verso Bucci, ma quando le idee non combaciano, lo fa presente. Insomma, non è suddito di nessuno. Dall’altra parte, si attaccano a questo argomento perché non hanno argomenti validi sui programmi. E parlando di scadenze, Salis sembra avere una certa riluttanza ai faccia a faccia.
Ma parlando di trasparenza, il nostro sindaco ha già annunciato che “aprirà i cassetti del Comune”. Che grande ironia! È quasi ridicolo. La sua amministrazione è stata trasparente, certo, ma Salis dovrebbe imparare a rispettare coloro che lavorano in Comune, non credi? I dipendenti non sono il capro espiatorio di questa strana battaglia politica.
Ma quali sono le sue priorità, ti starai chiedendo? Ah, le meraviglie della gestione pubblica! L’obiettivo è di rendere definitiva la fantastica politica del trasporto pubblico gratuito per under 14 e over 80. “Da sperimentale a strutturale!” Bravo, chissà che novità! Inoltre, vuole estendere il servizio di vigili di quartiere, così, giusto per rendere le strade più sicure. E come ciliegina sulla torta, si prospetta l’aumento del numero di operatori ecologici, perché tutti sappiamo quanto sia pulita e bella la nostra amata città… a patto che ci sia qualcuno a pulirla, ovviamente.


