Ecco il primo giro di giostre elettorali in Trentino Alto Adige il 18 maggio: regole del gioco e seggi da non perdere.

Ecco il primo giro di giostre elettorali in Trentino Alto Adige il 18 maggio: regole del gioco e seggi da non perdere.

Comuni al secondo turno

I comuni che si sfidano. Sarà un dramma!

In questa entusiasmante competizione, ben undici comuni con più di tremila abitanti sono in gioco. Naturalmente, il Trentino non delude mai con nomi alla moda come Arco, Avio e Borgo Valsugana. Scommettiamo che non vanno al cinema insieme? A Pergine, il centrodestra propone Marco Morelli, sostenuto dai vari partiti che si affannano per un po’ di gloria, contro il civico Carlo Pintarelli, sostenuto dal sindaco uscente, che evidentemente ha un ottimo gusto nel scegliere amici.

E non dimentichiamoci di Riva del Garda: qui il dem Alessio Zanoni, che si era persino fermato al 48,75% al primo turno, è in competizione con la vicesindaca Silvia Betta, il che ci fa pensare: perché fermarsi al 48,75% quando si possono raggiungere vette straordinarie come il 29,36%?

Il grande disinteresse

Astensione: un’arte che si perfeziona

Ah, l’astensionismo, il vero campione di questi turni elettorali. Nel primo turno del 4 maggio 2025, 111 comuni in Bolzano e 154 in Trento hanno visto un’affluenza che potrebbe essere definita “da record”, se consideriamo che si è fermata al 54,53%. Quasi 10 punti in meno rispetto alle elezioni precedenti! Chi avrebbe mai pensato che la gente avesse altre cose da fare?

Per non parlare di Bolzano, dove solo il 52,16% degli elettori si è presentato alle urne, confrontato con un trionfante 60,65% nel 2020. E Trento? Ah, lì la situazione è drammatica: il sindaco eletto al primo turno, Franco Ianeselli, ha dovuto accontentarsi di un’affluenza sotto il 50%. Un vero trionfo democratico!

Domenica 18 maggio, in Trentino e Alto Adige, si torna a farci deliziare dalle urne per il ballottaggio in 13 comuni delle due provincie autonome. Come un vero evento di gala, i seggi saranno aperti una sola giornata, dalle 7 alle 22. Magari qualcuno si chiederà: “Ma perché solo un giorno?”, ma chi se ne frega, la democrazia non ha tempo da perdere, giusto? Durante il ballottaggio, però, non possiamo divertirci con il voto disgiunto: dovremo scegliere tra i primi due candidati sindaco, perché la lista l’abbiamo già scelta il 4 maggio. Che peccato, non possiamo cambiare idea!

Ora, come si vota? La scheda con un segno sul nome di un candidato sindaco e anche sul simbolo dell’altra lista? Ecco, quella è una scheda valevole quanto una banconota da 3 euro: nulla! E indovinate un po’? Lo spoglio comincia già domenica sera, appena chiudono i seggi. Certo, meno male che ci sono gli orari da seguire; chi dimentica dove deve andare a votare potrà consultare la propria tessera elettorale. Ma, attenzione, se per disgrazia smarrisci quella scomoda tessera, potrai andare all’Ufficio Elettorale in via Vintler 16 per ottenerne una nuova. Davvero un bellissimo servizio pubblico…

Parliamo di Bolzano e Merano: qui l’attenzione è tutta per il match tra Claudio Corrarati del centrodestra e Juri Andriollo del centrosinistra. Poi c’è il M5S, che al primo turno ha fatto sul serio e ora si schiera con Andriollo, mentre la letteraria Südtiroler Volkspartei sembra apprezzare il silenzio riflessivo più che dare indicazioni di voto. Fortunatamente, Andriollo ha una piccola missione impossibile: recuperare 9 punti di svantaggio dal suo avversario. In Merano, la situazione è altrettanto esilarante: la scelta è tra Katharina Zeller della Svp e il sindaco uscente Dario Dal Medico, che rappresenta le liste civiche di centrodestra. Sorprendentemente, entrambe le opzioni promettono di essere altrettanto avvincenti.

Ah, la democrazia in Trentino, un’opera d’arte che misura il successo in voti e non nelle idee. Partiamo dal clamoroso trionfo di Mutiges Meran/o Coraggiosa, che ha ottenuto una messe di voti: ben 5.005, il che equivale a un impressionante 33%. Ma non dimentichiamo Dario Dal Medico, l’onnipresente candidato di Dal Medico Sindaco, che non si fa spaventare dalla competizione!

Ma attenzione, perché non è finita qui. A Bolzano gli aventi diritto al voto sono 81.752, mentre nella glamour Merano appena 31.596 elettori, il che ci fa chiedere: la democrazia non dovrebbe essere più affollata?

Comuni al secondo turno

I comuni che si sfidano. Sarà un dramma!

In questa entusiasmante competizione, ben undici comuni con più di tremila abitanti sono in gioco. Naturalmente, il Trentino non delude mai con nomi alla moda come Arco, Avio e Borgo Valsugana. Scommettiamo che non vanno al cinema insieme? A Pergine, il centrodestra propone Marco Morelli, sostenuto dai vari partiti che si affannano per un po’ di gloria, contro il civico Carlo Pintarelli, sostenuto dal sindaco uscente, che evidentemente ha un ottimo gusto nel scegliere amici.

E non dimentichiamoci di Riva del Garda: qui il dem Alessio Zanoni, che si era persino fermato al 48,75% al primo turno, è in competizione con la vicesindaca Silvia Betta, il che ci fa pensare: perché fermarsi al 48,75% quando si possono raggiungere vette straordinarie come il 29,36%?

Il grande disinteresse

Astensione: un’arte che si perfeziona

Ah, l’astensionismo, il vero campione di questi turni elettorali. Nel primo turno del 4 maggio 2025, 111 comuni in Bolzano e 154 in Trento hanno visto un’affluenza che potrebbe essere definita “da record”, se consideriamo che si è fermata al 54,53%. Quasi 10 punti in meno rispetto alle elezioni precedenti! Chi avrebbe mai pensato che la gente avesse altre cose da fare?

Per non parlare di Bolzano, dove solo il 52,16% degli elettori si è presentato alle urne, confrontato con un trionfante 60,65% nel 2020. E Trento? Ah, lì la situazione è drammatica: il sindaco eletto al primo turno, Franco Ianeselli, ha dovuto accontentarsi di un’affluenza sotto il 50%. Un vero trionfo democratico!

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