Magi si presenta come un fantasma in Aula e conquista il premio “Espulsione dell’anno”

Magi si presenta come un fantasma in Aula e conquista il premio “Espulsione dell’anno”

Cosa ci si può aspettare dal nostro super serio Parlamento? È assolutamente sorprendente conoscere le iniziative straordinarie come quella di Riccardo Magi, il deputato e segretario di Più Europa, che ha deciso di infilarsi in aula come un fantasma, con un lenzuolo pieno di scritte che dicevano “referendum”. Perché, si sa, la questione referendaria merita un tocco di classe, e nulla dice “serietà” come un costume da spavento.

Ma, indignato dal travestimento, il presidente Lorenzo Fontana ha subito espulso il nostro eroe: “Non si può stare in aula vestito così”, ha dichiarato, con quello spirito da custode dell’ordine che solo un parlamentare può vantare. Frase saggia, davvero. In un’aula dove si discutono leggi e avvengono intrighi politici, i fantasmi sono chiaramente il problema più urgente.

È incredibile come Magi sia stato poi abbandonato, costretto a uscire dall’emiciclo dai commessi, come se avesse fatto una marachella in un asilo. Chissà se avrà preso un brivido quando hanno chiuso la porta dietro di lui. Dobbiamo davvero chiederci: è più ridicolo il travestimento o la reazione? Ma, certo, in un luogo dove la formale serietà è la norma, il vero scandalo è un lenzuolo e non il silenzio assordante sulla questione referendaria. Bravo, Magi, per aver azzeccato l’outfit giusto, anche se il contesto non era proprio da festa di Halloween.

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