Pnrr in Trentino: 1,38 miliardi e 40 milioni in ballo — il sogno del sole, della ricerca e della telemedicina si avvicina… o forse no?

Pnrr in Trentino: 1,38 miliardi e 40 milioni in ballo — il sogno del sole, della ricerca e della telemedicina si avvicina… o forse no?

Ah, che sorpresa! L’assessore allo sviluppo economico del Trentino si è svegliato e ha deciso di spronare un po’ tutti, perché il tempo stringe e la scadenza del 31 dicembre 2026 si fa palpabile. Chissà come mai? Forse la pandemia ha messo un po’ di pressione. Così, nell’aria c’è un mix di entusiasmo e urgenza per completare il Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr), quel meraviglioso programma italiano che ci promette una transizione verso un’economia più sostenibile e digitale, giusto per farci dimenticare quanto sia stata dura la pandemia.

Ma non finisce qui! Rullo di tamburi: un aumento di 40 milioni di euro! Certo, non è il jackpot della lotteria, ma fa sempre comodo, non trovate? Il Tavolo permanente ha annunciato che adesso abbiamo un totale di 1,38 miliardi di euro. Immaginatevi la gioia profusa nei volti degli amministratori locali, un po’ come vincere un premio di consolazione. Come ha saggiamente detto Achille Spinelli, assessore provinciale: “Serve l’impegno di tutti i soggetti coinvolti per riuscire a portare a termine le iniziative previste da questa grande opportunità.” Sì, certo, perché chi non ama l’opportunità di lavorare ancora di più?

Con il nostro eroe Spinelli che si consulta con il direttore generale della Provincia, Raffaele De Col, e la dirigente Nicoletta Clauser, si parla di progetti che non vedono l’ora di prendere vita. E indovinate un po’? Tra i fattori che hanno contribuito a questa magnifica notizia ci sono opere in vari settori, perché chi non ama una buona diversificazione? Si parla di valorizzazione del patrimonio ricettivo (6,7 milioni di euro) e del favoloso “Parco agrisolare” che promette investimenti per 4 milioni, giusto per dire che ci stiamo muovendo verso il futuro. I pannelli solari sui tetti dei capannoni agricoli non suonano affatto come un tentativo di fare greenwashing, vero?

Inoltre, chi potrebbe mai dimenticare il fantastico finanziamento dei progetti di ricerca delle aziende, gestito dal Ministero per le imprese e il made in Italy, perché sappiamo tutti quanto sia importante ammodernare il nostro tessuto imprenditoriale, mentre le piccole imprese fanno la fila per ricevere un po’ di attenzione. Bravo, Spinelli, continua a tenere alta la bandiera dell’ottimismo!

Che dire, il Trentino sembra proprio non voler perdere un colpo quando si tratta di distribuire fondi, con un bel pacchetto di 8 milioni di euro per gli enti di ricerca. Senza dimenticare i servizi di telemedicina, che, grazie alla collaborazione con le Regioni Lombardia e Puglia, hanno ricevuto oltre 3 milioni di euro. Finalmente, un’iniziativa che brilla per originalità e scommettiamo che risolverà i problemi di tutti i pazienti, o li confonderà ulteriormente, non siamo sicuri.

Ma non finisce qui, c’è anche un investimento di 16 milioni di euro per la scuola! Ebbene sì, si tratta di creare spazi di apprendimento “flessibili, innovativi e digitali”, acquistando roba come robot, realtà virtuale, stampanti 3D e microscopi digitali. Giusto ciò che serve per preparare gli studenti a diventare… dei virtuosi dell’innovazione? Non sarà che i ragazzi hanno bisogno di insegnanti preparati prima di tutto?

Ma la musica non cambia: 3 milioni per i 281 corsi di didattica digitale, perché si sa, l’insegnamento tradizionale è così… “vecchio”. E per quanto riguarda le infrastrutture, il Trentino ha sfornato ben 43 iniziative per un totale di 77 milioni di euro. Di questi, 59 milioni arrivano dal Pnrr, il che rende tutto ancora più interessante, vero?

Abbiamo già i bus elettrici a Trento, e il treno Pop, che non vediamo l’ora di prenderci per una fuga-vacanza fino al Brennero. E chi potrebbe dimenticare la bonifica di due siti a Borgo Valsugana? O la riqualificazione della palestra dell’istituto Floriani di Riva del Garda? È da mesi che sognavamo un impianto così all’avanguardia.

Passiamo all’agricoltura! Bravi, avete sì e no realizzato due iniziative per il miglioramento irriguo. Una pompa dal lago di Santa Giustina, costata una miseria di 4.803.10o euro, finanziata per 2.570.000 dal ministero. Un’idea brillante, che sarà pronta nel 2025, immagino che la pazienza sia una virtù fondamentale, no? E non dimentichiamo il progetto in val di Gresta per un invaso agricolo, potabile e antincendio, tutto finanziato dal Pnrr, con un generoso budget di 11 milioni. Grandioso.

Ah, e in campo sanitario, il Trentino intende realizzare 12 Case di comunità, di cui 10 co-finanziate con il Pnrr, tutte da attivare entro il giugno 2026. Senza fretta, giusto?

Come ha detto qualcuno, è evidente che ci sono campi che avanzano più rapidamente di altri. Supponiamo che stiano prendendo in considerazione delle revisioni, come quella di spostare alcuni filoni su Fondi di coesione, perché, chi non ama il caos organizzativo? Ma non si preoccupino, il Trentino è determinato a portare avanti progetti che, chissà, potrebbero un giorno rivelarsi utili per la comunità, forse.

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