I volti freschi della giunta di Trento: risultati garantiti o solo una lungimirante strategia di marketing?

I volti freschi della giunta di Trento: risultati garantiti o solo una lungimirante strategia di marketing?

La prima cosa che si nota della nuova giunta guidata dal sindaco Franco Ianeselli è la netta predominanza femminile. È come se avessero deciso di organizzare un party esclusivo, dove la vicesindaca Elisabetta Bozzarelli regna sovrana con le sue preferenze stratosferiche, sia nel suo partito che nel consiglio comunale. E come se non bastasse, ci sono le confermatissime Giulia Casonato e Monica Baggia, a cui si unisce l’ex presidente di Gardolo, Gianna Frizzera. Quattro su sette, che bello, un vero trionfo femminile! Ma aspetta, si arriva a quattro a quattro solo se includiamo anche il sindaco. Davvero un messaggio forte e chiaro per la città.

Questa giunta non solo porta una ventata di freschezza, ma segna anche un bel rinnovamento. Infatti, se Bozzarelli, Casonato, Baggia e Pedrotti continuano un percorso avviato nel 2020, Michele Brugnara, Gianna Frizzera e Andras Fernandez si affacciano per la prima volta alla sala giunta di palazzo Geremia. Chissà che emozioni e brividi di responsabilità devono provare, considerato che si trovano a operare in un capoluogo in piena metamorfosi, tra mega progetti e sfide sociali da affrontare.

Ma non finisce qui. La giunta ha anche un’altra caratteristica peculiare, sottolineata da Baggia: “Sono molto felice di lavorare con persone più giovani di me, è un fattore che mi carica,” ha dichiarato l’assessora, il cui entusiasmo è contagioso, non c’è che dire. L’età media dell’esecutivo, un po’ sopra i 45 anni, sembra quasi una critica a un sistema che, in realtà, potrebbe puntare su un po’ più di esperienza. Ah, l’ironia della vita! Tuttavia, la scelta di Ianeselli di preferire il nemmeno quarantenne Alberto Pedrotti al settantenne Renato Tomasi non è stata accolta con gioia da tutti, anzi, ha scatenato il malcontento dell’anziano politico, che ha fatto sentire il suo dissenso. “Il 40% dei trentini è della mia generazione,” ha sentenziato Tomasi, come a dire che il resto è tutto un errore. Strano, non sarà che l’età non sempre equivale a saggezza?

Ora si attende il primo consiglio comunale, dove la presidenza dovrebbe andare a Silvia Zanetti, con il probabile vice Marco Sembenotti. Ma chi lo sa? In questa giunta piena di sorprese, chi può dire cosa ci riserverà il futuro?

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