Galateo: il circo dei social sbarca in Parlamento, assessore nel mirino per aver osato criticare i «professoroni» incompetenti.

Galateo: il circo dei social sbarca in Parlamento, assessore nel mirino per aver osato criticare i «professoroni» incompetenti.

La senatrice Aurora Floridia ha deciso di farsi sentire con un’interrogazione del tipo “non è mai colpa mia”, affermando: «Le minacce dell’assessore nei confronti di due poveri docenti, colpevoli solo di aver osato criticare il suo operato, non sono poi così rare». Davvero un colpo da maestro! Che grande sorpresa che ci siano ancora persone con opinioni in un mondo dove dovrebbe regnare l’assoluto rispetto per l’autorità, giusto?

Ma andiamo avanti, perché ci vuole davvero poco per fare del bene a sé stessi e agli altri, come un bel sorriso o una gentilezza. E parlando di gentilezza, permettetemi di presentare la campagna «Respect» della Provincia di Bolzano. Lanciata il 12 maggio scorso a Palazzo Widmann, questa iniziativa promette di sensibilizzare il pubblico su un tema così raro che è quasi incredibile: il comportamento rispettoso! Ma certo, un messaggio che non vedevamo l’ora di vedere sui giornali, manifesti pubblicitari e cartelloni, come se bastasse un sorriso per risolvere i conflitti!

La campagna, partorita dall’Agenzia di stampa e comunicazione della Provincia, vuole promuovere un atteggiamento di rispetto e collaborazione. E chi potrebbe opporsi a questo? A quanto pare, l’obiettivo è creare un ambiente in cui ci si sente tutti accolti e rispettati, a patto che il rispetto non venga confuso con la libertà di espressione. Le parole della professoressa Elisabeth Tauber, una celebrità nel mondo dell’Antropologia socio culturale di Unibz, offrono una perla di saggezza: «In qualunque modo possiamo sopravvivere solo in comunità, abbiamo bisogno gli uni degli altri». E noi pensavamo che il rispetto fosse una questione di opzioni, non di necessità!

La Prevenzione e l’Illuminazione dell’Assessore

Passiamo all’assessore all’Istruzione e cultura italiana, Marco Galateo, che ha ben pensato di elevare la prevenzione a stella polare del suo programma di coalizione per il 2023-2028. «È fondamentale trasmettere il messaggio chiaro che il rispetto reciproco è una base della nostra convivenza», ha affermato con la retorica di un grande oratore. Dato che nei vari istituti italiani sono stati realizzati fiumi di progetti a riguardo, ci chiediamo: sarà mai sufficiente? Forse dovremmo iniziare a chiederci se i messaggi chiari possano funzionare in un ambiente già confuso da messaggi contrastanti. Ma chi ha bisogno di coerenza quando abbiamo un bel slogan da seguire?

Un bel guazzabuglio quello che si sta svolgendo attorno a Marco Galateo, il nostro esemplare Assessore provinciale all’Istruzione. È come quel giocoliere che dimostra di avere il controllo, finché non gli scivola di mano una palla e il pubblico scoppia a ridere. Questa volta, il nostro eroe ha preso di mira non solo un consigliere, Zeno Oberkofler, ma ha anche deciso di sfoderare la sua verve critica contro alcuni insegnanti. La colpa? Trasmesso, a suo dire, odio e intolleranza. Che meraviglia! Gli insegnanti, da sempre simbolo di educazione e rispetto, ora sono accusati di essere i nuovi propagatori di un’inquietante cultura del disprezzo.

E si sa, in questi tempi, è facile fare la voce grossa sui social, dove ognuno si sente un po’ più coraggioso dietro uno schermo. Ma Galateo non si è fermato a un semplice post: ha scatenato un’ondata di proteste tra i docenti. Di certo, una strategia brillante! Può mai esistere un mondo educativo sano se gli insegnanti vengono messi all’angolo? Ma questi sono dettagli, giusto?

Il nostro amico ha poi ribattuto con grande eloquenza: «Non possiamo avere dei docenti ideologizzati», ha detto, dimenticando che l’unica ideologia che sembra essere ben radicata qui è quella della caccia alle streghe. Ignorando le sue chiare contraddizioni, ha proseguito affermando che un ‘confronto rispetto’ è sempre possibile. Peccato che nel suo mondo, il confronto assomigli più a un monologo ben recitato. È come se si trovasse in un salotto privato, quando in realtà è su un palcoscenico pubblico e dovrebbe rendere conto delle sue parole.

Ma non temete, la questione è arrivata fino in Parlamento, dove la senatrice Aurora Floridia ha alzato la voce (e non solo quella) presentando un’interrogazione. Lei ha messo il dito nella piaga, parlando di minacce e abusi di potere, chiaramente non un episodio isolato. Certo, non è solo Galateo a danzare in questo delirio; si è creato un vero e proprio balletto politico, e tutto a spese del dialogo e della libertà di espressione. Alzi la mano chi si aspettava di assistere a una tale commedia! L’ironia della situazione è palpabile: l’educazione attaccata da chi dovrebbe promuoverla. Geniale, no?

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