Ursula von der Leyen scorrazza come un carro armato: basta gas russo e prepariamoci a diventare indigesti come un riccio

Ursula von der Leyen scorrazza come un carro armato: basta gas russo e prepariamoci a diventare indigesti come un riccio

Ursula von der Leyen prosegue imperterrita nel suo cammino. L’idea di un dialogo con Mosca è spazzata via, e i rubinetti del gas russo resteranno chiusi per sempre, anche se miracolosamente dovesse finire la guerra. L’Unione Europea continua a prepararsi militarmente a passo spedito. In questo contesto in continua evoluzione, la presidente della Commissione UE mantiene fermamente le sue posizioni. Certo, queste scelte non sono affatto indolori; infatti, le aziende e i cittadini europei stanno pagando il prezzo alto dell’energia, con il rischio di una contrazione dei servizi sociali per finanziare i suoi ambiziosi piani di riarmo. Evidentemente, è un’ipotesi che il completo distacco dal cordone ombelicale energetico di Mosca, primo produttore di gas al mondo e terzo per il petrolio, possa avvenire senza schiacciare un’economia europea già in affanno.

“Alcuni continuano a sostenere che dovremmo riaprire il rubinetto del gas e del petrolio russi. Sarebbe un errore di proporzioni storiche. E faremo sì che non accada,” ha affermato con grande fermezza la von der Leyen, parlando al Parlamento europeo di Strasburgo, il giorno dopo aver presentato la roadmap di Bruxelles per liberarsi dall’energia russa.

La presidente dell’Unione Europea ha enfatizzato la necessità di ridurre la dipendenza dai combustibili fossili di Mosca, poiché questi rappresentano “una fonte chiave di finanziamento per la macchina da guerra russa”. Ha anche sottolineato che “c’è una netta maggioranza al Parlamento europeo a favore di questa iniziativa,” aggiungendo che “anche la presidenza polacca si sta impegnando a fondo in tal senso.”

“La Russia, ha continuato la von der Leyen, ha dimostrato ripetutamente di non essere un fornitore affidabile. Putin ha già interrotto i flussi di gas verso l’Europa nel 2006, 2009, 2014, 2021 e durante l’intero conflitto attuale. Quante volte ancora dovranno ignorare questa lezione? La dipendenza dalla Russia non danneggia solo la nostra sicurezza, ma affonda anche la nostra economia. I nostri prezzi dell’energia non possono essere controllati da un vicino ostile.”

Passando quindi al tema del riarmo, ha osservato: “Il nostro obiettivo, in collaborazione con Ucraina, è di essere così forti” a livello difensivo “da risultare indigesti per i potenziali invasori.” Questo perché “La Russia rappresenta una minaccia permanente per l’intera Europa. Pertanto, l’Ucraina deve essere sufficientemente forte da scoraggiare qualsiasi attacco futuro, attuando una deterrenza attraverso la negazione.”

Infine, ha concluso: “L’Europa ha già inviato all’Ucraina 50 miliardi di euro di aiuti militari. Ma ora dobbiamo passare da una logica di aiuti a una di integrazione delle nostre industrie della difesa,” auspicando che venga accelerato il percorso di adesione dell’Ucraina all’Unione Europea, “massima garanzia di pace duratura.”

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