Elezioni a Carisolo: Dario Polli sorprende i cugini e il buon senso, chi lo avrebbe mai detto?

Elezioni a Carisolo: Dario Polli sorprende i cugini e il buon senso, chi lo avrebbe mai detto?

A Carisolo, un paese con la strabiliante popolazione di 950 abitanti, si è consumato un drammatico ribaltone. Il sindaco uscente, Arturo Povinelli, in corsa per il suo quarto mandato, ha raggiunto un misero 27,40% dei voti, riuscendo quindi a collezionare la bellezza di 154 voti. Una vera truffa del sistema elettorale, se consideriamo che è arrivato ultimo tra i suoi tre sfidanti. Ma chi è il fortunato vincitore, vi chiederete? L’imprenditore Dario Polli, che ha conquistato il cuore di 233 elettori con un incredibile 41,46%.

Naturalmente, Polli è sorpreso dalla sua vittoria, anzi, direi che è quasi incredulo. «Non pensavamo – ha dichiarato il neo eletto sindaco con la modestia che lo contraddistingue – un margine così ampio; questa vittoria molto netta è stata davvero una bella sorpresa». Davvero? Forse i suoi rivali avrebbero dovuto affittare un giardiniere per piantare qualche voto nel giardino elettorale.

Ma cos’ha convinto, secondo lui, gli elettori? «Penso che abbiano considerato che posso fare anche nel pubblico quanto di buono ho già fatto nel privato», ha affermato, come se i pubblici ufficiali non avessero per caso il dovere di servire la comunità. Invocando determinazione e praticità, ha promesso di essere contro la burocrazia. Fantastico! Chissà se questo include anche il fare il possibile per fare il culo a chi ostacola i progressi.

Le sue priorità sono chiare: comincerà con i lavori lasciati in sospeso dal suo predecessore, tra cui la riqualificazione del parco fluviale e un impianto di innevamento. Brillante idea, considerando che ormai la neve è solo un ricordo lontano. Espande la sua visione affermando l’importanza di un marciapiede che parte dal ponte San Rocco fino all’Antica Vetreria, tutto per la sicurezza degli anziani… perché, ovviamente, il pubblico deve avere le sue priorità.

Ah, e non dimentichiamo la sua ambizione di “abbellire il paese.” Perché, ovviamente, le bellezze estetiche di Carisolo sono in cima alla lista di quelli che viaggiano fino a lassù per vedere fiori e prati ben curati. E non preoccupatevi dei tempi lunghi che caratterizzano le amministrazioni pubbliche! Polli promette di fare il possibile per snellire le procedure: siamo sicuri che i tempi di attesa per il marciapiede saranno più brevi, giusto?

Ma attenzione! Modesto Povinelli, l’ex favorito stroncato, non ha bisogno di perdersi d’animo. Ha già una spiegazione per il suo improbabile insuccesso, perché, come si sa, è sempre colpa di qualcun altro quando si perde, giusto?

C’era un accordo formale, ma l’intenzione di Arturo, almeno per come l’avevo percepita io nella riunione di gennaio, era di non ripresentarsi, lasciando campo libero ad altri. E invece, sorpresa sorpresa, non ha seguito il suo piano e il risultato è sotto gli occhi di tutti: Dario ha colto l’attimo, sfruttando la nostra divisione. Ma si sa, questa è la democrazia che tanto amiamo elogiare.

Modesto ha già in mente come muoversi: «Faremo un’opposizione costruttiva e vigileremo sull’operato dell’amministrazione, come del resto dovrebbe fare ogni minoranza». Ma certo, come no? Perché non dovremmo tutti rilassarci e lasciarci governare serenamente?

Il vero sconfitto, Arturo Povinelli, si dice sorpreso dalla battuta d’arresto: «Pensavo che le tre liste se la giocassero alla pari…» e inizia a snocciolare la sua versione della spaccatura in paese, che ha fatto il gioco dell’outsider: «Alla fine del 2024, parlai con Modesto e notai che non c’era alcun movimento, quindi cominciai a valutare se continuare. La maggior parte dei consiglieri era d’accordo». E chi se ne frega delle chiacchiere, giusto?

«Quando emerse la notizia di una lista della Pro Loco e alcuni miei assessori furono contattati, Modesto mi confermò che era tutto vero. Così abbiamo avuto un paio di incontri, dove espressi le mie perplessità sul lavorare su due fronti. In ogni caso, la decisione avrebbe dovuto rimanere ai miei consiglieri, che volevano andare avanti». Compromesso? Qualcuno ci ha mai provato? Per Povinelli, la questione si fa seria: «Vogliamo capire quali sono le reali intenzioni della lista vincente e vigileremo su ogni singolo atto. Spero che ora si possa trovare una sorta di unità nel fare opposizione, perché insieme rappresentiamo il 60% dell’elettorato». Interessante, vero? La divisione non è mai stata così affascinante!

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