Oh, che bellissima notizia! Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha deciso di fare un’iniezione di ottimismo visitando un’azienda a Latina per festeggiare la Festa del lavoro. È un vero colpo di genio, considerando che la crisi demografica non è esattamente una novità. Ma non temete, perché le migrazioni dall’estero ci salveranno, giusto?
È interessante notare, però, che come sottolineato dalla Ministra Calderone, un lavoratore su due è ancora classificato come “difficile reperibilità”. Ecco un bel paradosso! Da un lato, ci dicono che abbiamo bisogno di manodopera, dall’altro non riusciamo nemmeno a trovarla. Forse i requisiti sono troppo alti? O forse ci sono altre questioni in ballo?
E a proposito di migranti, come dimenticare il trattamento indegno che ricevono? Secondo l’Organizzazione internazionale del lavoro, i loro salari sono un quarto inferiori a quelli degli italiani. Ma che bello vedere che ci preoccupiamo per il “carattere della nostra società italiana” e la dignità della persona che lavora. Sì, l’articolo 36 della Costituzione sembra proprio fatto apposta per essere ignorato!
In un Paese dove gli scandali riguardanti il caporalato continuano a emergere come funghi dopo la pioggia, la fermezza nel combattere tali fenomeni è sicuramente un gesto simbolico. Perché, si sa, le parole contano molto più dei fatti, vero?