Mattarella avverte: l’intelligenza artificiale è il nostro futuro e il nostro incubo, ma l’Europa è in grado di tirarci fuori dai guai?

Mattarella avverte: l’intelligenza artificiale è il nostro futuro e il nostro incubo, ma l’Europa è in grado di tirarci fuori dai guai?

«Il futuro del lavoro è già iniziato, ma che sorpresa! Non è certo un caso che l’Organizzazione Internazionale del Lavoro abbia deciso di lanciare il suo grido d’allerta il 28 aprile, con un bel tema sull’intelligenza artificiale e la digitalizzazione. Perché mai dovremmo preoccuparci, giusto? Solo una piccola questione di condizioni lavorative minacciate in mezzo a enormi opportunità che ci stanno per travolgere». Così si è espresso il nostro venerato Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, dopo aver visitato la stoica azienda Bsp Pharmaceuticals a Latina per festeggiare la Festa del Lavoro.

Ma chi si è mai preoccupato delle condizioni di lavoro? È sicuramente molto più divertente discutere di intelligenza artificiale, come se il futuro non ci stesse dando già del filo da torcere. È un po’ come dire: “Non preoccuparti delle fiamme, guarda quant’è bello il nuovo grill!”

Inoltre, l’idea che si possa prendere in considerazione il benessere dei lavoratori mentre si parla di innovazione tecnologica è quasi comica. Nessuno si sogna di pensare che l’intelligenza artificiale possa mai condizionare negativamente le meravigliose condizioni di lavoro che abbiamo faticosamente costruito nel corso dei decenni. Già, perché chi lo farebbe mai? Riduciamo tutto a battute, perché è così che si affrontano i grandi problemi!

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