Il 25 e 26 maggio, i cittadini di Taranto si preparano a rinnovare il loro glorioso Consiglio comunale, dopo che la vita amministrativa è terminata bruscamente il 21 febbraio. La causa ufficiale? Un’altra sfiducia, perché chi non ha mai sentito il bisogno di abbandonare il proprio mandato, giusto? A quanto pare, Rinaldo Melucci, ex sindaco, è riuscito a collezionare ben due sfiducie in altrettanti mandati. Chapeau!
Ma non temete, cittadini, perché il cambiamento è alle porte! La storia recentissima di Taranto parla chiaro: le assemblee comunali sembrano un circo, con giunte che cambiano più spesso di quanto un influencer cambi il colore dei capelli. Pensate che l’ex sindaco ha riposizionato la sua giunta ben sette volte nel primo mandato e tre nel secondo, per mantenere ‘l’equilibrio politico’. Ah, la meritocrazia!
Ah, e non dimentichiamoci di Massafra. Anche lì si vota! Come un eccezionale echo del capoluogo, anche questo comune è sotto l’amministrazione di un commissario prefettizio. Proprio una grande performance politica, non trovate?
La corsa per le urne a Taranto è cominciata in modo scintillante con sette candidati a sindaco, solo per vedere annullare la candidatura di Antonello De Gennaro di L’Altra Taranto. Perché? Una verifica ha rivelato che le firme di supporto erano ‘un po’ irregolari’. Ma non vi preoccupate, De Gennaro ha un’ottima spiegazione: la gente firmava per altri partiti. Genio!
Adesso, i contendenti rimasti sembrano una giostra di circensi: l’avvocato Francesco Tacente, che ha recentemente lasciato il suo posto da presidente del Consorzio trasporti pubblici, sostiene una coalizione con sette liste, perché più siamo, meglio stiamo. Poi abbiamo Luca Lazzàro, ex presidente di Confagricoltura Puglia, che ha radunato un’alleanza di centrodestra, il che è meraviglioso, giusto? Piero Bitetti, ex presidente del consiglio comunale, guida una coalizione di centrosinistra con il nome del movimento Con, che fa sempre tanto rumore. E non dimentichiamo Annagrazia Angolano, giornalista e candidata del Movimento 5 Stelle, in perfetto stile “non ci prendiamo in giro, noi restiamo a casa”!
Poi c’è Mirko Di Bello, il candidato ‘civico’ della coalizione Adesso, e Mario Cito, già noto alle cronache politiche come ‘figlio di’. A quanto pare, l’ereditarietà è il vero modus operandi per ottenere un posto al sole! E in tutto ciò, notiamo che ci sono ben 28 liste e ben 865 candidati per il Consiglio comunale, di cui 415 donne. Evviva la rappresentanza! Certo, tra di loro ci sono anche i commercianti e i sanitari, che rappresentano anche il nostro amato servizio pubblico.
Ah, sì, come se non bastasse, anche Massafra andrà al voto, e anche qui tre candidati per la poltrona da sindaco: Giuseppe Lo Savio, che rappresenta il Movimento 5 Stelle con sette liste a supporto; Emanuele Fisicaro, in pieno spirito centrodestra; e infine Giancarla Zaccaro che si presenta con la sua bella lista centrista. Che meraviglia di democrazia!