È divertente notare come la tecnologia, in particolare quella dei drive cloud, sia diventata la nuova frontiera della produttività e dell’innovazione, mentre ci dimentichiamo che, in fondo, si tratta solo di informazioni che fluttuano in una nuvola digitale, lontano da qualsiasi nostro controllo diretto. Ah, il paradiso del telelavoro, dove possiamo accedere ai nostri documenti da qualsiasi luogo, purché la connessione a Internet sia buona, e finché il server non decide di prendere una vacanza.
Ma non preoccupatevi, ci interessano solo i servizi cloud per archiviare tutt’altro che immagini di gatti o ricette di dolci. Sembra che ogni azienda sia diventata un giorno un forniture di nuvole, promettendo di risolvere tutti i nostri problemi di spazio e di accesso ai file. E chi ha bisogno di una bella vecchia chiavetta USB quando puoi affidarti a una piattaforma che va giù più rapidamente di quanto tu riesca a dire “malfunzionamento”?
La sicurezza? Nah, lasciamo perdere. È proprio così che ci sentiamo al sicuro: caricando le nostre informazioni più sensibili su una piattaforma che potrebbe essere vulnerabile a hack e attacchi cibernetici, mentre il team di programmazione tecnicamente esperto si occupa della faccenda. Ma se le cose dovessero andare male, non preoccuparti! Il servizio clienti sarà sempre lì per offrirti un sorriso virtuale mentre ti dicono che non possono aiutarti.
Fuori dal mondo dei cloud, si trova la meravigliosa realtà dei dati che si moltiplicano più velocemente dei conigli. Ogni giorno, le aziende raccolgono, analizzano e traspongono miliardi di informazioni, tutto per il bene del marketing. Non importa se hai davvero bisogno di quella pubblicità su scarpe da ginnastica dopo che hai appena comprato tre paia. La scienza dell’analisi dei dati, d’altro canto, è diventata l’arte di infastidire il cliente senza sosta.
E se crediamo davvero che queste meravigliose piattaforme ci rendano la vita più semplice, beh, forse dovremmo rivedere il nostro concetto di “semplice”. Sorpresa! La vera testardaggine non è nel non riuscire a trovare ciò che cerchi, ma nel cercare di capire cosa rispondere quando il computer decide che l’unico modo per salvare il tuo lavoro è eliminare tutto all’improvviso. Bravo, cloud, in effetti è questo che chiamano efficienza, giusto?