Il governo tedesco, in un colpo di genio, ha deciso di rivedere al ribasso le sue stime di crescita per il 2025, portandole da un avvincente +0,3% a un affascinante 0%. Sorprendente, vero? D’altronde, dopo un trionfale -0,2% nel 2024, un altro anno senza crescita non sarebbe affatto una sorpresa. Stiamo parlando di un’epoca da record, il terzo anno consecutivo senza un minimo segno di progresso, un evento storico per la gloriosa Repubblica federale tedesca.
Ma non temete, per il 2026, c’è una luce in fondo al tunnel! Si prevede una ripresa con un mitico incremento del Pil dell’1%. Anche se, sorpresa sorpresa, si tratta di un calo rispetto alle stime iniziali che parlavano di un miracoloso 1,1%. E che dire delle previsioni del Fondo monetario internazionale? Si, anche loro hanno dichiarato una generica revisione al ribasso, prevedendo un modesto +0,3% quest’anno e un entusiasta +1,1% nel 2026. Un vero e proprio spot per la crescita!
Quei cattivi della crescita tedesca? Beh, tutto ricade sulle politiche della presidenza statunitense e sui misteri legati all’introduzione di nuovi dazi. Anni sempre più avvincenti per il settore economico! I guru dell’economia tedesca, con il loro sguardo acuto, pronosticano addirittura un calo del Pil dello 0,3%. Ma l’ottimismo non manca: il quotidiano in questione segnala che i piani di investimento già messi in campo dal parlamento tedesco, sia per il settore militare che per le infrastrutture, potrebbero avere un impatto positivo non appena nel 2026. Ma chi ha bisogno di una crescita sostanziale quando si possono fare investimenti strategici?