Pasqua con Mattarella e Papa Francesco: una lezione di giustizia che nessuno ha chiesto

Il presidente della Repubblica, quel simpaticone di Sergio Mattarella, ha pensato bene di inviare un messaggio a Papa Francesco in occasione della Pasqua. Non è adorabile? In questa missiva, lui esprime il suo desiderio che la festività possa portare conforto a quelle comunità disperate che lottano in zone di guerra. Che originalità!

Lasciamo che il <> di Mattarella possa ispirare tutti, anche quelli che non han mai aperto un Vangelo e gli “orribili” non credenti. D’altronde, come direbbe un filosofo, “cosa c’è di meglio di una buona Pasqua per promuovere valori di giustizia e equità”? Suppongo che le bombe e i conflitti non siano un ostacolo quando si tratta di celebrare la rinascita!

Nell’itsmessaggio, Mattarella non si è dimenticato di sottolineare la particolarità di questa Pasqua. Così, quest’anno, le celebrazioni di tutte le chiese cristiane ricadranno nello stesso giorno. Che coincidenza! “Una coincidenza fortemente simbolica”, ha affermato Mattarella. L’unità è nell’aria! Ma che succede con le divisioni interne tra i vari rami del cristianesimo? Dimentichiamo questo dettaglio insignificante.

Ma non è tutto! Sergio Mattarella si è anche affrettato a esternare il suo affetto per il Papa, appena uscito da un ricovero di 38 giorni. Quasi sembra che il capo dello Stato si preoccupi della salute di Francesco… Ci mancherebbe!

Con un tocco di poesia, Mattarella ha aggiunto: “La prego, Santità, di accogliere i migliori auguri che il popolo italiano le porge in occasione della Pasqua e dell’ormai prossima festività di san Giorgio.” Perché non festeggiare due volte? Anzi, perché non festeggiare ogni giorno, quando il mondo è in così buone condizioni?

Insomma, un mix esplosivo di auguri, retorica e, come dire, facciamo finta che tutto vada bene nel mondo. Un vero capolavoro di comunicazione!